Aquila Trento nella storia: un trionfo meritato e inevitabile

Aquila Trento nella storia: un trionfo meritato e inevitabile

La Dolomiti Energia Trento ha finalmente coronato un decennio di alto livello con la conquista della sua prima Coppa Italia

La Dolomiti Energia Trento ha finalmente coronato un decennio di alto livello con la conquista della sua prima Coppa Italia. Un successo che non è frutto del caso, ma il risultato di un percorso solido, fatto di programmazione, investimenti mirati e un’identità chiara. Dopo le due finali scudetto perse, il club trentino meritava un alloro di questa portata, e lo ha ottenuto nel modo più netto possibile: dominando la corazzata Milano con un perentorio 79-63.

Una difesa d’élite e una vittoria che non è un caso

Dopo aver umiliato Milano in campionato con un clamoroso +34, la vittoria di ieri conferma che Trento ha qualcosa di speciale. Non si può ridurre tutto alla stanchezza dell’Olimpia, perché la squadra di coach Galbiati ha imposto il proprio gioco, soprattutto in difesa. Trento ha soffocato le bocche da fuoco milanesi, costringendo l’Olimpia a un desolante 1/21 da tre punti, dimostrando che il proprio sistema può sopperire alla differenza di talento rispetto alle individualità avversarie.

Ellis e Niang, i diamanti dell’Aquila

Se Trento è ai vertici da anni, lo deve anche alla sua straordinaria capacità di scovare e sviluppare talenti. Quinn Ellis e Saliou Niang sono le ultime gemme di un progetto che ha già lanciato giocatori di livello internazionale, come Shavon Shields, ieri avversario con Milano. Ellis, MVP della competizione, ha giocato con la maturità di un veterano, mentre Niang ha messo il sigillo sulla finale con un quarto periodo da leader.