Andrey Vatutin: Fair-play finanziario? Spero che EuroLeague riveda tutto

Il presidente del Cska a tutto campo: Mike James si è perfettamente integrato

Andrey Vatutin, presidente del CSKA, ha rilasciato una lunghissima intervista al sito kommersant.ru. Ecco alcuni passaggi:

SULLA STAGIONE

«Abbiamo salutato sei giocatori chiave in estate, poi c’è stato l’infortunio di Will Clyburn . La squadra ha sempre combattuto, ha cercato di invertire una tendenza negativa. Si è insomma rivelata un’ottima squadra, e il piazzamento in EuroLeague dopo tutto questo è ovviamente positiva, restiamo un gruppo da Final Four»

SUGLI ADDII IN ESTATE

«Tutti potevano restare, ma ognuno aveva le sue ragioni, le sue motivazioni. Volevano guadagnare di più, capitalizzare la vittoria in EuroLeague, è comprensibile. Noi non potevamo fare altro, anche perché esiste un fair-play finanziario che non ci permette di spendere più de 65% delle entrate del club. I giorni delle spese massime sono finiti da tempo»

SU MIKE JAMES

«È un giocatore che ama assumersi responsabilità, e con l’infortunio a Clyburn ha dovuto sovraesporsi. Insieme restano una coppia importantissima, e penso che lui in attacco sia sui livelli dei più forti in EuroLeague, ovvero Larkin e Shved. Sono felice sia con noi anche perchè, non lo nascondo, i dubbi c’erano. Erano legati alla sua esperienza di Milano, in cui pareva fuori da un concetto di gioco e di squadra. Ettore Messina lo ha tagliato, quindi è ovvio che ci fossero interrogativi sulla sua propensione ad accettare le regole di un club, di un’organizzazione. È comparso sul mercato inaspettatamente, nessuno si attendeva che Milano rinunciasse a lui, così a luglio, invece che godermi il mio compleanno, io e Itoudis abbiamo deciso se firmarlo o meno»

ANCORA SU MIKE JAMES

«È spettacolare, esplosivo. Negli Stati Uniti dicono che la cattiva fama ti precede. Quello che puoi permetterti in club di un certo livello non può ripetersi al Cska. Ora Mike è integrato nel nostro club e nella nostra squadra alla perfezione. Un ragazzo assolutamente normale»

SUL FAIR-PLAY FINANZIARIO

«Spero che EuroLeague sia in grado di rivedere le stime di entrate e spese di tutti i club. Nel nostro caso la crisi economica legata al prezzo del petrolio pesa. I ricavi del club sono diminuiti anche a causa della mancanza di partite, il tutto mentre i costi dei giocatori restano immutati»

SU EUROLEAGUE

«Ora molti club vivono sull’orlo della sopravvivenza in questa emergenza. EuroLeague ha molti obblighi nei confronti dei suoi partner, quindi nessuno ha fretta di annunciare la fine della stagione. Ogni Stato peraltro ha le sue norme di circolazione adesso, non escluso che si possa finire in estate»