Allievi: In caso di A2 tutto diventerebbe più difficile, ma il progetto col palasport dà stabilità

Cantù impegnata stasera in una delicata sfida salvezza contro la Fortitudo

Roberto Allievi, presidente di Pallacanestro Cantù, ha parlato con Piero Guerrini di Tuttosport prima della sfida salvezza contro la Fortitudo Bologna.

Sul progetto di Cantù.

C’era da coprire una montagna di debiti lasciati dalla gestione Gerasimenko. Primo obiettivo dunque: ristrutturare il debito. Oggi posso dire che è stato ristrutturato e coperto, il terzo che resta da versare sarà pagato in dieci anni. Secondo obiettivo ambizioso, rendere l’attività societaria auto-sostenibile, attraverso il risultato dei ricavi da sponsorizzazioni e da biglietteria. Ebbene, anche se la biglietteria non ha potuto dare frutti, i bilancio è in parità. Quindi possiamo pensare a una crescita.

Sul nuovo Palasport.

E’ interamente finanziato e ora resta il via dal comune per i lavori. L’obiettivo è metà ottobre, ma se succede prima tanto meglio. La partnership con l’americana Asm Global ha infine l’obiettivo di far rendere e dunque permettere la gestione dell’arena.

Il blocco retrocessioni.

Io per mentalità sono per il merito sportivo. Però questo è stato un anno particolare. 11 Covid ha colpito molto, non solo noi…Preferiamo comunque la nostra scelta a quella di spendere e spandere per poi creare problemi, se non voragini. Abbiamo fatto giocare i nostri giovani italiani, Pecchia, Procida e Bayehe saranno le basi del futuro. Un futuro impostato sui giovani come nella storia di Cantù. (In caso di retrocessione) Tutto diventerebbe più difficile. Ma un programma che si basa su auto-sostenibilità e su un palasport, con una proprietà diffusa e seria, deve andare avanti. E lo farà.