Alessandro Pajola, play e simbolo di Virtus Bologna, protagonista sul Corriere dello Sport. Ecco tre sue dichiarazioni.
SUI DIECI ANNI IN VIRTUS
«Ogni tanto ti devi fermare a pensarci. Quando però realizzi cos’è questo club, la sua storia, i campioni a cui mi affiancano per presenze, fa ancora strano. Non l’avrei mai pensato all’inizio, è una cosa positiva e bella»
SULL’ESSERE BANDIERA
«Sono cresciuto con Del Piero e Totti nel calcio, o con la Siena schiacciasassi nel basket, che puntava sullo stesso nucleo. Per me è sinonimo di mentalità vincente, si crea un metodo. I punti di riferimento sono quelli che ti fanno dire vado a giocare nel club di quei giocatori lì. Per esempio se fossi andato alla Stella Rossa avrei pensato alla squadra di Dobric, che avevo affrontato per anni da avversario».
SULLA SUPERCOPPA
«(Ci arriviamo) con una preseason altalenante per colpa delle assenze. Che ci saranno sempre in una stagione lunga e la nostra forza dovrà essere colmarle. Ci siamo allenati tanto e forte, abbiamo la voglia di alzarla per la quarta volta».
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