Abass: La serie sarà sicuramente molto equilibrata, il fattore casa conta ma fino ad un certo punto

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

L'esterno della Virtus Bologna: La chiave per vincere? Dobbiamo giocare come sappiamo fare, insieme, concentrati in difesa, aumentando la nostra fisicità e seguire i piani partita del coach

Queste le parole di Awudu Abass ai microfoni di Radio Nettuno Bologna Uno:

In questi giorni sto vedendo molto bene la squadra, il primo anno con campionato ed Eurolega con tanti saliscendi, ma credo che ci siamo preparati bene per i playoff, dimostrando di essere una squadra tosta che è stata capace di ribaltare partite, dimostrando forza di volontà e voglia di esserci: noi siamo pronti.
Personalmente ho avuto due stop che mi hanno però dato quella rincorsa che mi ha consentito di arrivare meglio qui. Dopo il secondo infortunio ho avuto la consapevolezza che dovevo lavorare il quadruplo e le cose sono andate bene, prendendo la fiducia dei compagni e dell’allenatore facendomi trovare pronto.
In una stagione è normale avere up and down, come i tanti infortuni, ma da quando è finita l’Eurolega ci siamo chiusi in palestra lavorando forte e stando insieme, recuperando gli infortunati e compattandoci. L’ultimo mese ci siamo sempre allenati in 15, cosi mai successa, e questo ci ha permesso di arrivare ai playoff preparati. Questa fase della stagione spinge i giocatori a dare di più di quello che hanno.
Io vivo la partita da “ex” fino ad un certo punto perché per me è stato un passaggio, conosco tanta gente che lavora li dove ho tanti ricordi, ma bisogna guardare avanti e pensare alla finale.
La voglia di vincere batte tutto. Bisogna guardare avanti, perché l’anno scorso era un’altra stagione, con giocatori diversi e situazioni diverse, quindi difficilmente confrontabili. Non ho vissuto pienamente il campo anche perché non mi piace stare troppo addosso ai miei compagni se non gioco: dopo i due infortuni, essere tornato in fiducia e in forma per me è una grande vittoria. Mi sento molto simile, nel mio percorso, a Jamal Murry che è tornato anche lui dopo un infortunio pesante come il mio.
Credo che i momenti brutti, aiutino un uomo a crescere mentalmente e fisicamente, perché le avversità ti fanno crescere inevitabilmente. Lo scudetto rimane sempre nella storia quindi il risultato è molto in bilico: non ci facciamo condizionare da quello che è successo prima, perchè ora è una situazione diversa.
La serie sarà sicuramente molto equilibrata, anche se quest’anno abbiamo giocato sempre molto bene, tanto che non saprei dare un pronostico: vogliamo arrivare la pronti e magari provare a vincerne una per avere un vantaggio in casa. Il fattore campo è nelle loro mani e quindi quasi inconsciamente sai che devi conquistarne almeno una: il fattore casa conta ma fino ad un certo punto, conta chi gioca meglio.
L’anno prossimo? Vivo il presente, pensando a finire al meglio, con una stagione che mi ha dato tanto e che considero positiva personalmente. Penso solo al mio oggi e non al domani: alla finale che aspetto di giocare da due anni in campo.
La differenza nelle partite contro Milano, tra campionato ed Eurolega, penso sia riconducibile alla motivazione e alla volontà di battere una rivale, specialmente in ambito Europeo che ti da un boost in più, per far capire che anche noi siamo di quel livello senza dubbio.
La chiave per vincere? Dobbiamo giocare come sappiamo fare, insieme, concentrati in difesa, aumentando la nostra fisicità e seguire i piani partita del coach. Faremo tutto quello che serve per vincere