Aaron Nesmith, la diga che ha ceduto: il suo infortunio pesa sulla sconfitta dei Pacers

Aaron Nesmith, la diga che ha ceduto: il suo infortunio pesa sulla sconfitta dei Pacers

Costretto a uscire nel terzo quarto per una distorsione alla caviglia, Nesmith è tornato in campo ma non è riuscito a contenere la rimonta dei Knicks

Fino al terzo quarto, gli Indiana Pacers sembravano in controllo. L’energia della Gainbridge Fieldhouse, il vantaggio in doppia cifra e il dominio fisico facevano pensare a un 3-0 ormai in tasca. Poi, Aaron Nesmith è andato giù.

Il momento chiave di Gara 3 delle finali della Eastern Conference potrebbe essere stato proprio quello: la distorsione alla caviglia destra subita da Nesmith a metà terzo quarto, dopo aver messo male il piede atterrando su Jalen Brunson. I Pacers, fino a quel momento padroni del ritmo, hanno subito un parziale negativo di 14 punti durante la sua assenza, lasciando che i Knicks tornassero prepotentemente in partita.

Nesmith è tornato in campo nel quarto periodo, stringendo i denti, ma non era più lo stesso. La sua difesa, fondamentale nelle due vittorie di New York grazie alla marcatura stretta su Brunson, non ha avuto lo stesso impatto. E l’attacco di Indiana ha iniziato a vacillare proprio mentre Karl-Anthony Towns entrava in modalità dominatore assoluto.

Coach Rick Carlisle ha ammesso che solo oggi si saprà qualcosa di più sulle condizioni del suo esterno. “Indipendentemente da chi è disponibile, dobbiamo essere più efficaci nel chiudere le partite,” ha dichiarato a fine gara. Ma è evidente che l’uscita di Nesmith ha lasciato un buco difficile da colmare. Difensivamente è il collante del quintetto, e senza di lui gli esterni dei Knicks hanno trovato più spazi e più ritmo.

Con la serie ora sul 2-1, e Gara 4 ancora in Indiana, il recupero di Nesmith sarà decisivo per le sorti dei Pacers. Non solo per la sua difesa, ma per la tenuta mentale della squadra, che ha mostrato segni di smarrimento quando ha perso il suo equilibratore.