Notte di gala al Mediolanum Forum: arriva il Real Madrid per una gara accompagnata da tantissima storia (in un certo senso simboleggiata dalla “Sandro Gamba Night” celebrata all’intervallo) ma anche da un presente importante, visto che il Real Madrid è secondo in classifica e l’Olimpia è terza. La squadra spagnola nelle ultime otto gare ha perso solo con il Barcellona capolista in trasferta, l’Olimpia ha vinto le ultime due partite e lo scorso anno ha prodotto un inusuale 2-0 negli scontri diretti con la corazzata iberica. Il livello di difficoltà è estremo, anche se l’Olimpia è 7-1 in casa. La difesa sarà chiamata ad una prestazione di altissimo livello dopo quella espressa contro il Panathinaikos: i 54 punti concessi all’avversario rappresentano la seconda prova stagionale e la sesta di sempre in EuroLeague. Milano ha vinto nove gare subendo meno di 74 punti, ne ha vinta una subendone esattamente 74 e ne ha persa una ancora a 74. Chiaro quale sia il numero magico, anche se vale per tutte e due visto che se l’Olimpia ha la miglior difesa (71.67 punti subiti di media), il Real Madrid ha la seconda (72.13). Il Real Madrid è anche la squadra che ha vinto più gare con vantaggi in doppia cifra, ben sette. In trasferta ha perso al Pireo, a Kazan e appunto a Barcellona. Non avrà in panchina Coach Pablo Laso e non avrà in campo Thomas Heurtel, bloccati ambedue dal Covid. Assenti per infortunio anche Alberto Abalde, Carlos Alocen e Trey Thompkins, però è rientrato Anthony Randolph. Contro l’Alba non ha giocato per motivi precauzionali Guerschon Yabusele. Ma finora infortuni e assenze non hanno fermato una delle grandi favorite di questa EuroLeague.
NOTE – Si gioca giovedì 16 dicembre alle 20:30 al Mediolanum Forum con diretta su Sky Sport, Now Tv, Eleven Sports. Per i biglietti clicca qui.
COACH ETTORE MESSINA – “Sarà una notte speciale per noi, perché affrontiamo una grandissima squadra, una seria candidata alla vittoria finale, e omaggiamo al tempo stesso uno dei più grandi giocatori della nostra storia, Sandro Gamba, quindi ci teniamo particolarmente a fare bene. Nonostante le assenze – e colgo l’occasione per augurare una guarigione veloce a Coach Laso e Thomas Heurtel -, il Real Madrid sta dimostrando di essere estremamente competitivo, fisico, con una presenza di grande impatto come Tavares, non solo in difesa ma anche in attacco. Controllare il ritmo, i rimbalzi e muovere bene la palla in attacco saranno una volta di più gli aspetti fondamentali della nostra partita”.
SERGIO RODRIGUEZ – “Giochiamo una partita difficilissima, contro una delle squadre che giocano meglio in EuroLeague. Hanno una grande forza interiore, non solo con Tavares, quindi sappiamo che ci aspetta una sfida del livello più alto”.
GLI ARBITRI – Ilija Belosevic (Serbia), Elias Koromilas (Grecia), Tomasz Trawicki (Polonia).
IL REAL MADRID – Ha vinto sette delle ultime otto partite di EuroLeague e l’unica sconfitta è arrivata in trasferta a Barcellona. Chiaramente, si tratta di una squadra forte, in forma, che non ha minimamente risentito delle assenze di Trey Thompkins, Anthony Randolph (rientrato) e recentemente di Alberto Abalde. Sono tre i giocatori che partono sempre in quintetto, l’esterno Adam Hanga (5.7 punti per gara, 40.7% da tre), uno dei migliori difensori della competizione, l’ala forte francese Guerschon Yabusele (12.2 punti, 4.4 rimbalzi di media), assente però nell’ultimo turno, e il centro di Capo Verde, Walter Tavares (12.2 punti, 7.1 rimbalzi, 1.8 stoppate per partita). Senza Abalde, le guardie che normalmente partono in quintetto sono Thomas Heurtel e Fabien Causeur. Ma il primo, uno dei più grandi passatori della storia (4.9 in 20 minuti anche quest’anno), non sarà disponibile. Causeur è un veterano che tira oltre il 41% da tre e produce 8.7 punti di media. Nigel Williams-Goss, rientrato dopo un infortunio, segna 8.1 punti di media partendo dalla panchina come il grande Sergio Llull (5.8 punti, 2.2 assist di media) e come Rudy Fernandez (5.1 punti, 3.0 rimbalzi a partita). Juan Nunez e Jefferey Taylor completano la rotazione degli esterni. Tra i lunghi, spicca anche Vincent Poirier (7.8 punti, 6.1 rimbalzi, 64.1% nel tiro da due) come alternativa a Tavares. Mateo Chus allenerà la squadra a Milano in sostituzione di Pablo Laso.
I PRECEDENTI VS. REAL MADRID – In competizioni europee Olimpia Milano e Real Madrid si sono incontrate 34 volte, con un bilancio di 23-11 per il Real Madrid che aveva una striscia di 14 successi consecutivi prima di cadere a Milano nel girone di andata della scorsa stagione, 78-70 con 25 punti di Sergio Rodriguez e 17 di Shavon Shields. Real Madrid-Olimpia ha assegnato la Coppa dei Campioni nel 1967 a Madrid e la Coppa delle Coppe nel 1984 a Ostenda: in ambedue le circostanze ha vinto il Real. 17 volte questa gara si è giocata a Madrid e il bilancio è 15-2 per gli spagnoli. La prima vittoria milanese a Madrid risale all’Uleb Cup 2003/04. Finì 62-61 (11 Lonnie Cooper e Claudio Coldebella; Antonis Fotsis ne fece 19 per il Real). La seconda risale alla scorsa stagione 80-76 con 17 punti di Sergio Rodriguez e 14 di Malcolm Delaney. 15 volte si è giocato a Milano (9-7 Olimpia). Una volta in campo neutro (Ostenda, appunto, 0-1). Il Real Madrid ha vinto la sua prima Coppa dei Campioni nel 1964 battendo in finale lo Spartak Brno dopo aver perso la finale in due anni consecutivi. In quegli anni vinse il titolo quattro volte in cinque anni, unica eccezione il 1966 quando ad affermarsi fu proprio l’Olimpia (che il Real aveva eliminato in semifinale proprio nel 1964). Il Real venne eliminato nell’equivalente dei quarti di finale dall’Olimpia: a Madrid Emiliano Rodriguez segnò 20 punti e il Real s’impose 71-66, ma nel retour-match del Palalido il Simmenthal giocò una partita prodigiosa, vinse 93-76 con 40 punti di Gabriele Vianello e 27 di Bill Bradley. Così si qualificò per le Final Four dove sconfisse il CSKA Mosca e poi nella storica finale di Bologna dell’1 aprile 1966 lo Slavia Praga. La stagione successiva Real Madrid e Olimpia Milano si affrontarono di nuovo in finale, ma in gara unica a Madrid, il Real si riprese lo scettro 91-83 (29 Emiliano; Red Robbins segnò 32 punti in finale).
LA REAL MADRID CONNECTION – Sergio Rodriguez ha giocato nel Real Madrid sei stagioni, di rientro dalla NBA e prima di passare a Philadelphia. In queste sei stagioni ha vinto l’EuroLeague nel 2015, è stato MVP della competizione nel 2014, ha vinto tre volte il titolo spagnolo, quattro volte la Coppa del Re, tre volte la Supercoppa spagnola. Due volte ha vinto la classifica degli assist nel campionato spagnolo. Nel 2018/19, con il CSKA Mosca, ha battuto il Real Madrid in semifinale sulla strada del suo secondo titolo europeo. Ettore Messina ha allenato il Real Madrid per quasi due anni con un record di 23-13 in EuroLeague. Tra i suoi giocatori in quel periodo ha avuto Sergio Llull, oltre a Sergio Rodriguez.
GAME NOTES – Sergio Rodriguez ha segnato 520 triple in carriera e così ha superato definitivamente Vassilis Spanoulis ed è secondo di sempre nella speciale classifica. Al quarto posto con 517, quindi vicinissimo, c’è Rudy Fernandez. Sergio Llull è quinto. Quindi sarà una partita tra tre dei più grandi bomber della storia. Con 851 punti, è diventato anche il terzo realizzatore di sempre in EuroLeague in maglia Olimpia, secondo nella versione moderna dietro Vlado Micov. Rodriguez ha segnato almeno due triple nelle ultime cinque uscite e almeno una in nove delle ultime 10. Kyle Hines ha segnato 1.142 canestri da due punti in carriera e si trova ora al secondo posto davanti ad Ante Tomic (1.137). Infine, Rodriguez e Llull in carriera hanno segnato rispettivamente 3.277 e 3.278 punti e sono perennemente in concorrenza per il quinto e sesto posto di sempre.
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