Dopo ben 14 anni in NBA giocando una media di quasi 30 minuti a partita, Thaddeus Young sta faticando a trovare spazio nella sua prima stagione ai San Antonio Spurs.
Il prodotto di Georgia Tech ne ha discusso con Alex Kennedy in un podcast.
“Ora come ora la mia situazione non è ideale, in carriera non mi è mai successo di dovermi accontentare di 4/6 minuti a partita…
“A volte è molto difficile e frustrante”, continua Young, che è l’unico giocatore degli Spurs oltre i 30 anni. “Ma alla fine mi rendo conto della direzione della franchigia, so che i giovani devono giocare.
Per me è solo una questione di fiducia nella mia fede e fiducia nel mio lavoro, nel tempo che dedico al gioco ogni giorno. Sono un veterano di 15 anni e sono ancora uno degli ultimi a lasciare la palestra.
“Se non sto giocando, devo trovare un modo per mantenermi in forma, quindi mi presento prima per fare le sessioni di tre contro tre. Non dovrei giocare in quelle sessioni perché sono un veterano, ma per mantenermi in forma devo fare qualcosa. E’ un modo per conservare il mio istinto per il gioco e il tempismo”.
Con ogni probabilità Young (contratto in scadenza da circa 14.2 milioni) finirà altrove prima della deadline.
Il mercato NBA entrerà nel vivo dal 15 dicembre, giorno in cui diventerà possibile cedere gran parte dei giocatori che hanno firmato con un nuovo team la scorsa estate.
Nella scorsa stagione Young si era imposto ai Bulls come uno dei leader del team, la cui importanza andava ben oltre i pur positivi numeri: 12.1 punti (56% FG, 63% FT), 6.2 rimbalzi, 4.3 assist e 1.1 recuperi.
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