114 giorni dopo, Doron Lamb ritrova Scafati e il PalaMangano

Credits Ciamillo-Castoria
Credits Ciamillo-Castoria

Il percorso fatto quest’anno in Serie A dal numero 13 dell’Happy Casa Brindisi è assimilabile a quello (partito da Napoli) di Devin Davis

Il destino, a volte, sa giocare scherzi davvero strani e molti che vivono con e per la pallacanestro lo sanno decisamente bene. Non è infatti raro assistere a coincidenze, risultati e incroci, in campo ma non solo, a cui nessuno avrebbe mai pensato e che a posteriori sembrano, per quanto impronosticabili in partenza, essere solamente frutto del fato.

Può essere questo il caso ad esempio, guardando quello che è accaduto negli ultimi mesi in Serie A, di Doron Lamb, giocatore dell’Happy Casa Brindisi che martedì 11 aprile affronterà nel match valido per la venticinquesima giornata della Serie A UnipolSai quella che poco meno di quattro mesi fa era ancora la squadra di cui non solo era alfiere ma di cui addirittura, in più d’una circostanza, è stato anche uno dei cinque dello starting five.

È in quintetto base che infatti è iniziata l’avventura (la seconda in Italia) del prodotto dei Kentucky Wildcats alla Givova Scafati, formazione in cui egli, dal 2 ottobre al 18 dicembre, ha messo assieme 11 presenze in campionato viaggiando a 11.6 punti di media, partendo titolare in sei occasioni e griffando talvolta, vedi il match interno contro la Openjobmetis Varese (chiuso con 29 punti in 27 minuti), prestazioni di notevole livello.

Nonostante ciò, il rendimento ritenuto poco soddisfacente, unito alla contemporanea necessità di Brindisi di rinforzare il proprio roster, ha portato a cavallo del nuovo anno l’ex Milwaukee Bucks e Orlando Magic a lasciare Scafati per prendere la via della Puglia, terra dove, fin dal debutto contro la Virtus Segafredo Bologna (11 punti in 25 minuti), è riuscito immediatamente ad avere un impatto più che consistente.

Rinfrancato da ciò e circondato da un ambiente sempre più entusiasta per le vittorie conseguite in serie, Lamb è riuscito a inserirsi e ad assimilare sempre meglio i principi del gioco di coach Vitucci capendo come poter essere utile alla causa brindisina. Il risultato di questo processo è un bilancio che finora, da quando il classe 1992 è sbarcato a Brindisi, recita due sconfitte e sette vittorie in nove impegni ufficiali di campionato, uno score che Lamb e tutta l’Happy Casa proveranno ulteriormente a migliorare settimana prossima in trasferta davanti al pubblico di una formazione, Scafati, che solo 114 giorni fa vedeva ancora il nativo del Queens indossare sul parquet i colori gialloblu.

Costui però, è bene sottolinearlo, non è stato l’unico, all’interno di questa stagione, a vestire le maglie di due compagini diverse che poi si sono trovate a contendersi faccia a faccia i due punti in Serie A. Protagonista di questa dinamica infatti è stato anche Devin Davis il quale, come Lamb, ha iniziato la stagione (seppur in leggero ritardo) in Campania, sponda GeVi Napoli, partendo quasi sempre (10 gare sulle 12 disputate) in quintetto base prima di emigrare, a inizio febbraio, in quel di Verona.

Qui l’ala di Indianapolis, autore fino a quel momento di una stagione da 7.7 punti e 5.2 rimbalzi di media, si è subito fatta trovare pronta chiudendo in doppia cifra quattro dei sei match giocati e guadagnandosi, negli ultimi quattro turni, anche un posto nello starting five di coach Ramagli.

Sia lui che Lamb, dunque, hanno tratto beneficio dal cambio d’aria in corso d’opera riuscendo entrambi a mettersi in mostra grazie all’apporto concreto fornito in campo, giornata dopo giornata, alle rispettive formazioni, le quali d’ora in avanti, per centrare una i playoff e l’altra la salvezza, da qui a fine stagione non potranno fare a meno del loro contributo.