Zion Williamson: È arrivata l’ora di prendere ogni partita sul personale…

L'ala ex Duke sembra determinata a portare New Orleans ai vertici della Lega

A 24 anni da poco compiuti, Zion Williamson si appresta ad iniziare la 5° stagione con la maglia dei New Orleans Pelicans, questa volta con la certezza di essersi messo alle spalle quei problemi di attitudine per cui è stato spesso criticato da media e addetti ai lavori.

“Voglio essere uno dei migliori. Ne ho parlato a lungo e sono consapevole di aver fatto degli errori durante il mio percorso…Sono cose che non possono accadere. È arrivata l’ora di prendere ogni partita sul personale”.

Secondo The Athletic ‘Dopo mezzo decennio di alti e bassi, Williamson e i Pelicans stanno finalmente lavorando all’unisono’.

“È stata dura aver dovuto affrontare certe cose, ma mi hanno reso una persona migliore”, spiega Williamson. “E sono parte dei motivi che mi spingono a lavorare come sto facendo ora”.

“La netta sconfitta con i Lakers nel Torneo In-Season è stata sicuramente uno dei punti di svolta della stagione, e onestamente, anche della mia carriera….Guardavo LeBron James in campo, e mi dicevo di voler diventare un giocatore di quel livello, uno dei grandi… In quel momento, importante per la nostra squadra, è stato come se non mi fossi presentato in campo. Non avevo scuse”.

Nelle ultime 30 partite della stagione regolare, Williamson ha prodotto medie di 23.9 punti, 6.2 rimbalzi e 5.5 assist, tirando con il 54,8% dal campo. Il tutto migliorando impegno e coinvolgimento nella fase difensiva.

L’ex Duke ha aggredito l’estate con un duro programma di allenamenti, ed è stato presente a tutti gli eventi del team, come la presentazione di Dejounte Murray e gli allenamenti di gruppo organizzati in California.

“Voglio imparare il più possibile da Brandon Ingram, da CJ McCollum. Imparare da chi è nella lega da più tempo di me. Prestare attenzione alla loro professionalità”, spiega Williamson. “Non voglio solo essere un buon compagno di squadra, ma anche un buon fratello. Così, quando scendi in campo, i tuoi compagni di squadra credono in te. Si fidano del tuo lavoro e del fatto che tu abbia fiducia in loro”.