Si è tenuta oggi, sabato 10 febbraio, nell’Auditorium Biagi di Salaborsa a Bologna, l’iniziativa “Magic 1994/2024 – Ayrton Senna, l’uomo dietro al pilota”. Durante l’evento, che celebrava il trentennale della sua scomparsa sono state raccolte infatti testimonianze preziose degli amici e collaboratori del campione brasiliano. Ospiti sul palco Gian Carlo Minardi, attuale presidente di Formula Imola, Carlo Cavicchi, giornalista sportivo e scrittore, Angelo Orsi, amico e fotografo di Ayrton, e Massimo Zanetti, Presidente di Virtus Segafredo Bologna.
Queste le parole rilasciate a margine dell’evento da parte del Presidente Zanetti: “Quando ho ricevuto l’invito non potevo che dire di sì, perché per me Ayrton è stato come un fratello più piccolo, perché ero giovane anch’io. Io l’ho messo in macchina ed ero là con lui il giorno in cui purtroppo è sparito. Qual è il ricordo di Ayrton? Sono tantissimi. Un ricordo che mi viene sempre in mente è un gran premio a Melbourne. Erano i primi gran premi che faceva e durante un pranzo sono andato in una curva prima del rettilineo da solo per far passare il pomeriggio, lui è arrivato a piedi da me e siamo stati a parlare tanto, voleva dei consigli perché era ancora un ragazzo giovane. Per me sono ricordi molto belli. Ho conosciuto tanti campioni e devo dire questo: i campioni si assomigliano un po’ a tutti, sono persone molto normali, sono persone tranquillissime perché non devono dimostrare nulla. Un altro grande mio amico era Niki Lauda, era la persona più semplice e più simpatica che ci fosse. L’importante per la Virtus è arrivare ai play-off di Euroleague. Monaco è una squadra molto forte, il suo presidente è anche a un amico e gli ho detto “siamo uno a uno”, noi abbiamo vinto là e loro qua. Una volta si vince, un’altra volta si perde, l’importante è arrivare nei playoff.”
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