Westbrook, stop a”Westbrick”: Se è il mio nome ad essere preso in giro è un problema

Westbrook prende parola dopo le minacce ricevute dalla moglie e le continue prese in giro del suo cognome

Dopo i messaggi della moglie Nina, anche Russell Westbrook ha parlato delle feroci critiche e minacce che lui e la sua famiglia stanno subendo a causa della stagione al di sotto delle aspettative che l’ex MVP sta disputando.

 

“Appoggio al 100% le parole di mia moglie. Quando si parla di pallacanestro, non mi danno fastidio le critiche per un tiro sbagliato. Ma quando è il mio nome ad essere preso in giro, allora diventa un problema” ha detto Westbrook, riferendosi a chi storpia il suo cognome in Westbrick. “In passato ho lasciato passare perché non mi dava fastidio. Ma l’altra volta mi ha davvero fatto male. Io e mia moglie eravamo ad un incontro con gli insegnanti di mio figlio. E l’insegnante mi ha detto. “Noah, è davvero orgoglioso del suo cognome. KiLo scrive ovunque. Ed in giro dice a tutti ‘io sono Westbrook’. Ed allora la cosa mi ha colpito e mi sono detto ‘Non devo più permettere a nessuno di storpiare il mio cognome’.

I Westbrook hanno tre figli: Noah di 4 anni e due gemelli, Jordyn e Skye di 3 anni.

“Westbrick per esempio è una presa in giro del mio nome. Prende in giro il mio nome, la mia famiglia. È un cognome che significa tanto non solo per me, ma anche per mia moglie, mia mamma, mio papà e tutti quelli che mi hanno permesso di arrivare dove sono” ha continuato Westbrook.

“Tante volte ho lasciato passare. Ma è ora di dire basta e di farlo notare. E voglio che la gente lo capisca” ha aggiunto l’ex MVP. “Questa presa in giro ha anche portato la mia famiglia a non venire più al palazzo. Non voglio fare venire i miei figli al palazzo e sentire che il papà viene preso in giro senza motivo.”

Fonte: ESPN.