Russell Westbrook non è tipo da dichiarazioni banali. Essendo da tempo uno degli atleti più discussi e divisivi della lega, solitamente quando decide di parlare lo fa per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
Un esempio? Le sue dichiarazioni dopo aver battuto il record di triple-doppie in un mese (12) che apparteneva a Wilt Chamberlain dal 1968.
“Battere quel record per me è un risultato notevole. Sono grato a Dio per aver avuto la chance di giocare a basket. Non prendo questo sport alla leggera. Onestamente non credo che ci sia un altro giocatore come me e se i fan lo danno per scontato allora è un loro problema.
“Sono abbastanza sicuro che se tutti potessero fare (tutte queste triple-doppie), lo farebbero. Cerco solo di avere un impatto sul gioco in molti modi, sera dopo sera; difesa, rimbalzo, passaggio, assist, qualunque cosa di cui la mia squadra ha bisogno per arrivare alla vittoria. Questo è ciò che faccio. Non mi interessa davvero cosa ne pensa la gente.
“Non mi interessa quello che dicono, ‘Stat-padding’ o ‘non utile’. Penso che sia molto interessante che ora che faccio io le triple-doppie non siano più utili. Invece quando le facevano Magic [Johnson] e Oscar [Robertson] non c’erano questi commenti…. Ora che lo faccio io sembra facile, ma questa m…a non è facile, non lo è per niente.
“Sono molto orgoglioso della mia preparazione. Sono molto orgoglioso di prendermi cura del mio corpo. Sono molto orgoglioso di competere ogni sera. Non chiedo serate libere, non tradisco il gioco. Per questo sono in pace con i risultati che ottengo, e, se è una tripla doppia, allora, merda, perché no? Questo è il mio motto, perché no. Continua ad andare avanti “.
“There is no player like myself. And if people want to take it for granted, sorry for them.”
Russ keeping it real 🔥 pic.twitter.com/7cuEpFxzzT
— Bleacher Report (@BleacherReport) April 27, 2021
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