Victor Wembanyama commenta la sconfitta nella finale delle Olimpiadi di Parigi 2024 contro Team USA, mostrando per l’ennesima volta lucidità e consapevolezza dei suoi enormi mezzi. Forse fin troppa…
“Dopo la sirena ho provato un po’ di tristezza. Ma mi rendo conto di ciò che abbiamo fatto, del nostro percorso, non era così scontato, degli sforzi che abbiamo fatto… Non è scontato avere un gruppo come il nostro, capace di reagire, di mettersi in discussione e di superare le sfide insieme. Onestamente, è tutto ciò che voglio portare con me da questa competizione: l’amore che abbiamo ricevuto dai tifosi, quello che abbiamo per il gioco, quello che c’è tra noi, tra tutti i compagni di squadra e lo staff. Dopo la partita, vedendo questa medaglia, mi dico anche che avremmo potuto fare un lavoro migliore per aiutare il nostro Paese nella classifica delle medaglie….”.
Wemby contro Team USA ha realizzato 26 punti, il suo massimo ai Giochi.
“Cerco di fare sempre le cose in modo da non avere rimpianti. Abbiamo fatto una grande prestazione. Non direi che abbiamo sprecato un’occasione, siamo riusciti a fare qualcosa. Ma è pur sempre una medaglia olimpica. Niente è scontato, non sappiamo quando si ripeterà. Penso che sarò felice come un bambino alla cerimonia di chiusura e quando andremo a incontrare i tifosi”.
Il gap tra americani e il resto del Mondo sembra sempre più sottile.
“Dobbiamo imparare, crescere e avere fiducia nella nuova generazione che sta arrivando, come abbiamo avuto fiducia nei tanti giocatori esperti in squadra quest’anno. Ma abbiamo dei veri diamanti che escono dal nostro Paese, abbiamo tutte le possibilità, se non quest’anno, sarà il prossimo. Dobbiamo continuare a lottare duramente, a imporre il nostro ritmo, come abbiamo fatto durante tutta la competizione. Ogni volta che siamo stati noi stessi, che abbiamo giocato il nostro basket, nessuno è stato in grado di fermarci”.
Io? Sto imparando, sono ancora giovane, onestamente sono preoccupato per gli avversari che dovranno affrontarmi da qui a un paio d’anni. In NBA, nel basket FIBA, ovunque…”.
Il ventenne big man francese è stato eletto Rising Star del Torneo.
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