Dopo un lungo stop il centro dell’Umana Reyer Venezia Mitchell Watt sta ritrovando la condizione fisica giusta. Ecco le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:
“Mi sento bene, non sento più dolore alla schiena, sono felice. Sto ricostruendo la mia forma fisica e ritrovando il ritmo sfruttando ogni sessione di allenamento e partita. È difficile tornare ad essere te stesso al top quando stai tanto tempo fuori perché non è solo una questione di recuperare la forma fisica, ma anche di ritmo e di tocco. È un processo, ma sono contento di come sta andando. La cultura che questo club ha costruito è molto importante per noi. Con la squadra che abbiamo, non disputare le Final Eight sarebbe una grande delusione. Vogliamo qualificarci, vogliamo giocarle per competere, vogliamo giocarle non per fare una comparsa, ma per provare a vincerle. Metteremo tutto il nostro sforzo migliore per qualificarci e poi cercare di vincerle. Solo disputarle non è abbastanza,
vogliamo andarci per competere. Reggio Emilia ha portato Sassari all’overtime e non tutti i loro giocatori hanno giocato bene. Proprio per questo hanno dimostrato ancora di essere un’ottima squadra che gioca bene insieme e che lotta. Sono una squadra pericolosa, hanno tanto talento e dobbiamo affrontare la partita per centrare la vittoria necessaria per le Final Eight, ma anche come occasione di crescita per il nostro gruppo”.
Sui compagni di squadra
“Isaac Fotu e Gapi Vidmar hanno qualità diverse e a seconda della presenza di uno o dell’altro non cambia solo il gioco di noi lunghi, ma di tutta la squadra. Isaac porta più dinamismo e apre di più il campo mentre Gapi porta i migliori blocchi che io abbia mai visto, è un gran rimbalzista e una presenza massiccia nel pitturato, inoltre ha grande esperienza maturata in tanti anni sui parquet. Entrambi hanno abilità diverse e credo che la squadra migliorerà nel sapersi adattare ancora meglio alla presenza di uno o dell’altro. Julyan Stone è sempre stato in grado di marcare chiunque in campo, ora abbiamo bisogno di adattarci anche a ruoli diversi e lui in questo è molto bravo e flessibile. Per noi è un vantaggio avere un altro giocatore capace di muoversi nel ruolo di quattro, ora che Valerio Mazzola è fuori, ha giocato tanti minuti molto bene.
La cosa più difficile di tornare a giocare dopo quasi due mesi riguarda il fatto che sei entusiasta di giocare, ma il tuo corpo non riesce a fare ciò che vorresti. È frustrante. È diverso da quando ricominci dopo l’estate perché con la preparazione al campionato il processo è più lento. Quando sei fuori durante la stagione rientri in un momento caldo e vuoi essere al top già da subito, ma è impossibile”.
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