Una bella intervista a Mitchell Watt sul Corriere dello Sport a firma Francesca Castagna. Mitch è un esempio da anni perché indubitabilmente è stato ed è un perno fondamentale della squadra di Walter Raffaele. Devastate per costanza di rendimento viaggia con 14.4 di media a partita in LBA (è il primo orogranata per punti segnati) con l’aggiunta 5,4 rimbalzi (secondo dietro a Derek Willis con un rimbalzo in meno del compagno) senza dimenticare che rifila 1 stoppata a partita. Con 278 minuti è il terzo giocatore più impiegato della Reyer davanti a lui ci sono Marcolino Spissu con 294 e Jayson Granger con 292.
La Reyer in campionato è reduce da una vittoria in un doppio overtime contro Reggio Emilia, e prima da quella su Brescia. In EuroCup le cose girano bene, Venezia è l’unica italiana che in questo momento ha un record positivo di vittorie. 195 punti di Watt, con il 59.7% da due, hanno il loro peso. “Le squadre sono di alto livello, ma meno imprevedibili delle italiane. Risulta più facile pianificare il gioco, riusciamo a essere sul pezzo dal punto di vista mentale” spiega il lungo oro-granata. Merito di qualcuno che, da anni, dirige l’orchestra con piglio sicuro e filosofia sartoriale. “Il mio rapporto con coach De Raffaele? Negli anni ci siamo conosciuti nelle nostre forze e debolezze. C’è una fiducia e una comprensione figlie delle grandi esperienze vissute insieme. in cinque parole mi trasmette concetti per cui ne servirebbero venti, mi aiuta a tradurre le sue idee sul campo”.
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