I Golden State Warriors si sono fermati ad un passo dai playoffs NBA, sconfitti in volata nei due Play-In, prima dai Los Angeles Lakers e poi dai Memphis Grizzlies.
Nonostante questo, Steve Kerr preferisce mettere l’accento sui progressi mostrati da un team molto più giovane dei precedenti.
Il commento del coach:
“Due partite consecutive, fondamentalmente due pugni allo stomaco. Contro i Lakers eravamo in controllo e poi abbiamo perso. Stasera non abbiamo avuto quasi mai il controllo, ma avremmo potuto vincere. Abbiamo avuto l’ultimo tiro al termine dei regolamentari. La palla non è entrata, ma capita, negli anni dei nostri successi abbiamo avuto diverse situazioni a nostro favore…. Al contrario degli ultimi due anni, con i tanti infortuni in particolare. Tutto sommato dobbiamo considerare questa stagione come un successo e un qualcosa su cui costruire. In queste ultime due partite abbiamo dato tutto quello che avevamo nel serbatoio. Sono orgoglioso di ogni singola persona che ha indossato l’uniforme di Oakland, sia stasera che per tutta la stagione. Dalle 15 vittorie dell’anno scorso, agli infortuni e tutto il resto, a quello che abbiamo ottenuto quest’anno – è davvero impressionante”.
Curry invece sposta il mirino alla prossima stagione, quando tornerà il suo gemello Klay Thompson.
“Klay è parte del nostro DNA. Una parte enorme del nostro DNA. Lo avete visto stasera…. Gli manca questo ambiente. So che farà tutto ciò che è in suo potere per tornare al 100%, sapendo cosa ha passato negli ultimi due anni. Qualunque versione di lui ritorni sarà sicuramente una spinta notevole”.
Thompson dopo la sconfitta ha affidato ai social i suoi pensieri: “Sono molto orgoglioso di questa squadra, abbiamo combattuto contro tante avversità quest’anno, raccoglieremo i dividendi nel prossimo, quando proveremo nuovamente a vincere…Ho visto molta pallacanestro in questi 2 anni fuori, e mi sono reso conto che non è proprio la mia specialità…La nostra stagione è finita, ma la mia è appena iniziata e non sono mai stato così affamato. Credo sul serio di dover ancora giocare il mio miglior basket. Il nostro ciclo non è finito, questo posso prometterlo…”
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