Mouhammadou Jaiteh è uno dei pezzi fondamentali nello scacchiere di coach Scariolo alla Virtus Segafredo Bologna e, in vista della semifinale di Frecciarossa Final Eight contro Tortona, Luca Muleo ne ha descritto un ritratto sul “Corriere dello Sport”: “Il mio nome completo è Mouhammadou: ma sono un ragazzo comprensivo ed espansivo, capisco sia difficile da pronunciare. Meglio Mam”.
Jaiteh è nato da papà senegalese e mamma gambiana ed è un musulmano molto credente (il suo nome richiama la versione africana del profeta Mohammed). Dopo aver superato un infortunio che non gli permetteva di trattenere correttamente il pallone, ora il numero 14 è un pilastro imprescindibile dei giochi a due con Teodosic, di cui spende elogi: “Con lui parlo di tutto perché Milos è uno che non guarda a quello che hai ma a chi sei”.
Il compagno di reparto Amar Alibegovic lo ha ribattezzato “Manimal” per stazza e attitudine alla lotta mentre assieme al connazionale transalpino Isaia Cordinier forma i “Croissant Brothers”. Chissà che non sia decisivo anche oggi contro Tortona dopo la prova spettacolare da 17 punti nel quarto di finale contro l’Happy Casa Brindisi.
Commenta
Visualizza commenti