Alle ore 11.30 si è tenuta la conferenza stampa del presidente di Virtus Bologna Massimo Zanetti dall’Hotel Savoia di Bologna. Ecco le sue dichiarazioni.
Presenti i tre consiglieri dimissionari del CDA, oltre a Massimo Zanetti e al GM Paolo Ronci. Assente Carlo Gherardi.
SUL MOMENTO
«Si è creato artificialmente un incendio per far apparire inesistenti problemi della Virtus Bologna. Ma non c’è mai stato alcun problema. Parliamo di una società con oltre 150 anni di storia, di cui ho l’onore di presiedere la sezione basket.
Si è voluta dare un’immagine di pressapochismo e conflitti, ma non ne capisco il motivo. Ho scelto di far entrare un socio bolognese per rafforzare ancora di più la Virtus, anche in prospettiva futura. Serve solidità economica a questi livelli, e non so per quanto tempo potrò garantire il mio contributo.
Da lì sono nate polemiche e invenzioni. Io e Carlo Gherardi siamo ottimi amici, non c’è mai stato alcun gesto di prevaricazione da parte sua. Anzi, ha sempre aiutato la Virtus, e lo ringrazio per questo. Così come da otto anni sono felice di supportare il club e continuerò a farlo».
SU BARALDI
«Ieri, io e i miei colleghi consiglieri ci siamo dimessi per consentire il rinnovo del CDA. In questa assemblea rieleggeremo i consiglieri e probabilmente Luca Baraldi non ne farà più parte. Dopo tanti anni, è giusto portare una ventata d’aria fresca nella società».
«Con lui ho avuto un lungo sodalizio sportivo: abbiamo portato la Virtus dalla Serie A2 alle coppe, alla Champions, alla Supercoppa, allo Scudetto… Abbiamo vinto almeno un trofeo all’anno e non posso che ringraziarlo per il suo lavoro. Ha gestito bene la società, ma come tutte le cose, prima o poi, un ciclo si chiude».
SU LUCA BARALDI E SUL NUOVO DIRETTIVO
«Dall’ingresso di Gherardi ho notato molto provincialismo nelle reazioni, ma la Virtus è una società solida. Io resto, Baraldi prenderà la sua strada, Paolo Ronci rimarrà. La novità sarà il dottor Comellini, mio collaboratore da anni».
«Il futuro della Virtus vedrà Comellini occuparsi della parte amministrativa insieme a me, mentre Ronci seguirà l’area sportiva. L’unico a parlare con la stampa sarà Ronci, Comellini no. Non ci sarà più una sola figura che accentra tutto. E chiedo ai giornalisti di concentrarsi sullo sport, sui giocatori. Dite quello che volete, ma smettete di speculare sulla società. Altrimenti finisce come con Scariolo, che ho mandato via, o come con qualcun altro, che presto se ne andrà. La Virtus non è fallita e non fallirà. Il club è solido e sereno, con soci e dirigenti ben definiti».
SULLE POLEMICHE
«I risultati di quest’anno sono stati influenzati dalla destabilizzazione che va avanti da giugno, dentro e fuori la società. Voi giornalisti avete creato polemiche su fatti inesistenti, forse attingendo da informazioni sbagliate, ma non c’è mai stato alcun problema».
«Anche sull’ultimo giocatore che stiamo prendendo si sono dette inesattezze: si è parlato di una scelta sbagliata, di un 36enne ormai finito. Non è così. Serve maggiore equilibrio: la Virtus è un patrimonio della città, e io ci tengo, forse persino più di voi».
SUL NUOVO CDA
«Cambiare ora o a giugno non fa differenza. Abbiamo già stabilito quattro budget nell’ultimo anno: a giugno, a settembre, a dicembre e pochi giorni fa. Da mesi rifletto su diverse questioni. Una delle decisioni più difficili per me è stata la chiusura della squadra femminile, che ho dovuto accettare. Su un budget di 23 milioni, non si poteva garantire una squadra competitiva con soli 700.000 euro in meno. Poi, però, sono stati fatti investimenti da milioni».
SUL BUDGET
«Tutto è stato condiviso con Gherardi. Lui è nuovo nel settore sportivo, voleva prendersi un’ulteriore settimana per riflettere perché è più cauto, ma siamo d’accordo su tutto. Non è stata una decisione improvvisa, anzi, da tempo gli manifestavo le mie perplessità. Il nostro rapporto non cambia.
Abbiamo approvato il budget e un aumento di capitale di 2,5 milioni per garantire la sostenibilità del club fino a luglio. Speriamo di trovare nuove risorse con Comellini, così da ridurre ulteriormente l’impatto economico. Sono i numeri forniti da Baraldi, che ha sbagliato i conti quattro volte».
SU EUROLEAGUE
«I rapporti con EuroLeague li ha sempre gestiti Ronci, anche perché Baraldi non parla inglese. I numeri del bilancio da presentare a EuroLeague vengono preparati da altri, non da lui. Non ci sono problemi tra la Virtus e EuroLeague, anzi, la nostra presenza è vista con rispetto. Altrimenti in Italia ci sarebbe solo Milano. Il nostro obiettivo è mantenere i conti in ordine e dimostrare la solidità della società».
SUL PALASPORT
«Le prime conferenze stampa su questo tema risalgono al 2019. Ora siamo nel 2025 e siamo ancora qui. Una volta dissi che sarei andato sul terreno di Carlo Gherardi e scoppiò un putiferio. Credevo di aver smosso qualcosa, invece siamo sempre fermi. I lavori sarebbero dovuti partire a settembre, e invece siamo a gennaio…
Serve tanta pazienza e fiducia nel futuro, perché alla fine le cose si faranno. Spero di esserci ancora per vederle realizzate, ma sono convinto che ci arriveremo. Il palasport resta un obiettivo imprescindibile».
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