Intervistato da “La Gazzetta dello Sport” in merito alla striscia da 12 vittorie in 13 partite della Virtus Segafredo Bologna in questo inizio di stagione tra tutte le competizioni (Supercoppa, campionato ed Eurolega), il CEO Luca Baraldi ha raccontato da dove arrivi questa rivoluzione: “La premessa è che la riduzione del budget si è resa necessaria per seguire le indicazioni dell’Eurolega sul financial fair play. Inoltre in società abbiamo convenuto che non era necessario spendere tanto come negli anni passati per rimanere competitivi. Credo che abbiamo trovato l’equilibrio sul quale impostare le prossime stagioni. La rinuncia a Teodosic è un discorso a parte perché Milos aveva finito un ciclo. Ci siamo liberati di giocatori come Mannion, Ojeleye e Jaiteh che non erano più strategici per le sorti della squadra. E abbiamo investito su profili come Smith, Dobric e Cacok che si sono dimostrati subito efficienti. Per fare questo, con meno risorse economiche, occorre avere una forte organizzazione aziendale che si traduce in un capillare lavoro di scouting. Mai come oggi in Virtus c’è piena coesione nella triade proprietà-staff tecnico-giocatori. E ne siamo fieri”.
“L’idea è che non occorrono più tante prime donne come se si giocasse al fantabasket – prosegue Baraldi – ma giocatori con ruoli definiti. Un’idea che Banchi ha sposato portando professionalità, competenza e un grande entusiasmo contagioso per la squadra. Il nuovo coach ha sollevato un ambiente depresso. Ora i pilastri sono Belinelli e Shengelia, grandi giocatori e grandi uomini. Beli, accettando una consistente riduzione del suo rinnovo biennale, ha dimostrato di avere a cuore la Virtus. Toko mi ha fatto il regalo più bello da quando sono in questo club con un abbraccio forte e sincero dopo il successo sull’Efes. Si è calato completamente nella squadra e nella città. Ha ancora un anno di contratto, per noi è un valore aggiunto. E applaudo anche i play: Hackett è un vero capo in campo e Pajola è un leader silenzioso e prezioso”.
Adesso Baraldi e la Virtus aspettano Achille Polonara: “Il suo programma di riabilitazione dopo l’intervento procede regolare. Ha ripreso ad allenarsi con sedute individuali. La nostra aspettativa è di rivederlo in campo all’inizio del 2024. E dico subito che Achille sarà un giocatore strategicamente importantissimo per il nostro finale di stagione”.
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