Dalle colonne dell’edizione bolognese de La Repubblica arriva il commento di Renato Villalta in merito all’esonero di Sergio Scariolo in casa Virtus Bologna: “Scariolo è un professionista molto serio. E lo è anche il club. Per me semplicemente cercavano un appiglio per farla finita, per mettere tutto in mano ai legali. Dai, le voci si rincorrevano già l’anno scorso, erano separati in casa. E di situazioni da sminare, diciamo così, ce ne sono altre, penso a Lundberg e a Shengelia. Lo dico spesso, lo sport non è un’azienda, cambi un manager e via, qui ci sono fuoriclasse da gestire, non manager, e neanche impiegati. È tutto molto più complesso. Tutto sta nei rapporti umani, qui forse ci sono troppi galli nel pollaio, bisogna stemperare, e Baraldi di sicuro non è quello che stempera. Lo faceva il povero Bucci, poi più nessuno. E io non vorrei che il presidente sentisse solo una verità, e non le altre, ricordiamoci l’esonero di Djordjevic che poi rientrò. Se ascolti una sola verità poi succede che ti infili in una situazione di non ritorno. In un club tutti sono importanti, nessuno è indispensabile (…) Zanetti è un grande imprenditore abituato a decidere, e nella Virtus sta mettendo tanti soldi e noi non possiamo che dirgli grazie. Dico solo che è sempre importante per un proprietario avere un uomo di assoluta fiducia, ma a volte anche la sua verità conviene metterla in discussione. Per me l’assurdità è arrivare ad una decisione del genere adesso, quando la brace era accesa da tempo”.
Villalta: “Scariolo? Club cercava appiglio, erano separati in casa”
16/09/2023
09:34
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