Adriano Vertemati, coach di Varese, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport prima del ‘derby’ in programma oggi alle 17 alla Enerxenia Arena contro l’Olimpia Milano.
La stagione in Germania da vice di Trinchieri.
“Il punto di svolta. I confronti continui con Andrea un patrimonio che mi porto dietro. È stata una collaborazione proficua. Spero per lui, di certo per me”.
L’arrivo a Varese.
“Una piazza storica. Non un posto qualsiasi e lo respiri ogni giorno. Quel profumo magari è lontano ma si sente ancora. Per me è un’occasione per dimostrare che posso stare a questi livelli. Vogliamo fare di Varese un hub di sviluppo per giovani italiani e stranieri.
Prima però bisogna trovare un equilibrio tra futuro e presente. Il club viene da un penultimo posto e quest’anno le retrocessioni sono due. Il punto di partenza è una stagione meno tribolata per poi cominciare a sviluppare”.
Il derby.
“Quando esistono tali differenze, bisogna che la sfavorita faccia la gara perfetta e l’altra sia sotto media, quindi non dipende solo
da noi. Milano è stata costruita per l’Eurolega e nessuno in Italia, nemmeno la Virtus, può vantare la stessa taglia. Ma è anche vero
che la squadra impegnata in Italia non è la stessa che va in Europa. Chimica e fisionomia sono differenti e non è semplice riadattarsi.
È successo anche al Bayern. Se non lo vivi non lo capisci”.
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