Venezia tiene testa per 35′ all’Hapoel Tel Aviv e poi cede di schianto

Venezia tiene testa per 35′ all’Hapoel Tel Aviv e poi cede di schianto

Alla Stark Arena di Belgrado: 100-81 il finale

Alla Stark Arena di Belgrado, Venezia si arrende nel finale agli israeliani dell’Hapoel Tel Aviv collezionando così il terzo ko consecutivo in EuroCup, ottavo complessivo a fronte di sole quattro vittorie che obiettivamente complica il cammino degli orogranata nel torneo europeo. Va detto che la squadra di Neven Spahija, in Serbia, è scesa in campo con importanti defezioni: out Marco Spissu per una botta alla schiena, fuori anche il capitano Andrea De Nicolao colpito da febbre altissima, oltre ad Aamir Simms non disponibile per un problema a un piede. Dopo un grande primo tempo chiuso avanti di sei lunghezze, la Reyer tiene testa all’Hapoel fino al 35’ (77-74) quando poi Munford e compagni danno la spallata decisiva ai lagunari. L’MVP del match è proprio Munford autore di 25 punti con 31 di valutazione, seguito dai 20 di Holland (7/7 dal campo) e dai 18 con 11 rimbalzi di Alexander, mentre a Venezia non bastano i 16 di Tucker con 8 falli subiti. 100-81 il finale.

PRIMO QUARTO

Il quintetto di Venezia vede in campo: Brown Jr, Tucker, Parks, Brooks e Tessitori, mentre l’Hapoel replica con: Timor, Munford, Angola, Hoard e Alexander. Buon avvio della Reyer avanti 2-5 al 2’ grazie a Tucker e Brown Jr. Tel Aviv trova l’immediato pareggio con la tripla di Munford e poi passa a condurre, 7-5 al 3’ con il piazzato di Alexander. Gli israeliani allungano con decisone, sempre con Munford, 11-5 al 4’. L’Umana torna a muovere il punteggio con Tessitori, pronta la risposta dell’ex Valencia Alexander. Il vantaggio dell’Hapoel arriva sul 17-9 con Timor, ma Casarin riduce il divario con una bomba dal mezzo angolo, seguita da quella di Wiltjer, 17-15 al 9’. Il parziale dei lagunari si spinge fino al 9-0 con i liberi di Tucker, 17-17 a 1’10” dalla prima sirena. Altra tripla di Casarin e i liberi di O’Connell chiudono il primo quarto sul 17-22 grazie al super break di 13-0 dei ragazzi di Spahija.

SECONDO QUARTO

Il canestro di Alexander apre il secondo quarto, seguito dalla tripla del pareggio di Holland. Venezia si affida alla bomba frontale di O’Connell, gli israeliani però rimettono la testa avanti con Timor, 28-27 al 13’. Una brutta palla persa di Casarin permette a Holland, in contropiede, di siglare il 30-27. Holland continua a fare male alla Reyer, 35-29 al 15’, ma Venezia reagisce con un Brown jr e un positivo Brooks, 35-33 al 16’. Due triple consecutive, con Parks e Tucker, ridanno il nuovo vantaggio alla truppa di Spahjia e poi lo stesso Tucker inventa il canestro del 39-43 al 17’. Altra giocata di Parks che vale il massimo vantaggio veneziano, 39-45 al 18’. Dalla parte opposta la super schiacciata di Hoard viene replicata dall’inchiodata di O’Connell. Una super Reyer chiude, all’intervallo, avanti 41-47.

TERZO QUARTO

Brooks e Tessitori costruiscono il massimo vantaggio Reyer, gli risponde Angola, ma è ancora Brooks a siglare la bomba del 44-52 al 22’. I viaggi in lunetta dell’Hapoel insieme all’energia di Alexander tengono viva la formazione israeliana, 52-56 al 24’. Wiltjer fatica dietro, ma Tucker in attacco è un fattore, Umana ancora avanti 56-63 a metà terzo periodo. Reazione israeliana con Timor e Holland, 63-63 al 27’ un parziale di 7-0 che costringe Venezia al timeout. Il break di Tel Aviv continua con un singolo libero siglato da Zalmason e due di Angola, 66-63 al 28’. La Reyer torna a segnare con Parks dopo un bel rimbalzo offensivo, l’ultimo canestro è di Munford con cui si chiude il terzo quarto sul 68-65.

QUARTO QUARTO

La Reyer fatica in attacco e dalla parte opposta Munford  punisce il lagunari con la bomba del 71-65 al 32’. Venezia trova linfa vitale dal 2+1 di Tessitori e poi dall’inchiodata in transizione di Parks, 71-70 al 33’. Al 35’ Hapoel ancora avanti sul 77-74; gli israeliani provano la spallata decisiva sempre guidati da Munford, 82-74 al 36’. Timor da 8 metri metre il sigillo sulla partita, 87-75 al 37’, l’Umana pare stanca e perde totalmente il controllo della partita e nel finale il vantaggio aumenta a dismisura. 100- 81 il finale.