Intervistato sui quotidiani locali veneti, Jeff Brooks ha parlato in vista della trasferta della sua Umana Reyer Venezia a Scafati (palla a due in programma per domenica alle 18): “Dipenderà tutto da come entreremo noi in campo. E’ un problema che ci portiamo dietro da inizio anno. Se giochiamo seri e professionali competiamo con qual siasi avversario, se non mettiamo la giusta concentrazione non riusciamo a dare il meglio e abbiamo già visto come possono concludersi certe gare”.
Venezia riparte dopo lo stop nelle semifinali della Frecciarossa Final Eight 2024 contro Milano: “Ci abbiamo ragionato sopra. Questa sconfitta ci ha messo di fronte al fatto che i risultati dipendono da noi, dal nostro atteggiamento. Tante partite le abbiamo dominate per atletismo, corsa, difesa, fisicità ma questa non è l’unica chiave. Contro avversarie che impattano questi livelli abbiamo avuto problemi. Da qui a fine stagione ci concentreremo di più nello sviluppare i piani gara e non fermarci solo a una questione di atletismo”.
A Scafati non incontrerà più il suo amico David Logan: “Per me è come un grande fratello, abbiamo giocato assieme a Sassari e mi ha insegnato molto su come deve essere la vita di un professionista. Con i figli che crescevano e il corpo che forse non rispondeva più come prima, era probabilmente il momento di fermarsi. Il mio obiettivo sarebbe giocare ancora a 41 anni come Logan”.
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