Varese sta attraversando un periodo di cambiamento, con una riduzione del tempo di gioco per i giocatori italiani.
Tomas Woldetensae è l’esempio più eclatante: da titolare la scorsa stagione con una media di 9,5 punti e il 38% da tre, è ora relegato a un ruolo di riserva con soli 3,3 punti in 14 minuti.
La squadra, che aveva scelto un format con 5 italiani e 5 stranieri, sta ora marginalizzando i talenti locali come Matteo Librizzi e Nicolò Virginio, che hanno visto pochissimo campo.
Con l’arrivo della FIBA Europe Cup, c’è l’opportunità di utilizzare questi giocatori più spesso, una strategia che potrebbe beneficiare sia la squadra che i singoli atleti.
Ne parla la Prealpina oggi in edicola.
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