Valerio Bianchini firma su La Gazzetta dello Sport l’analisi dal titolo: «Napier a Milano? Io cambiando ho vinto 2 Scudetti».
Ecco l’attacco: «Ho cambiato parecchi giocatori nella mia carriera di allenatore, com’è successo ora a Milano con il ritorno di Shabazz Napier, ma ho avuto successo solo quando si sono verificate due condizioni. La prima consiste nell’avere un grupposquadra valido e un gioco che funziona in modo che il cambio potenzi una situazione tecnica. La seconda è che il mercato offra la possibilità di accedere a un giocatore di valore e adatto all’esigenza di migliorare. Non sempre queste condizioni si verificano».
«Spesso squadre costruite male vanno incontro a gravi difficoltà e se la società non ha i nervi saldi, prima cambia giocatori tanto per cambiare e se ancora non si vedono miglioramenti salta la testa dell’allenatore. Ma questa è una dimostrazione di debolezza e un’implicita ammissione che le scelte del club sono state sbagliate, il che inficia la fiducia degli atleti nella gestione del club».
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