Urina sintetica in un controllo antidoping. Questo il sospetto della FIBA che ha portato alla sospensione di Pierria Henry in casa Baskonia. La notizia, scioccante, la riporta El Correo. Il giocatore rischia una squalifica a vita dalla Federazione internazionale.
La vicenda Pierria Henry
Il 23 ottobre il Baskonia riporta a Vitoria Pierria Henry. Dopo una stagione in Turchia al Fenerbahce, il giocatore si era giocato la carta NBA, ma il 15 ottobre i Rockets lo rilasciavano.
Il primo colpo di scena, il 23 gennaio: rumors vogliono il Baskonia di nuovo sul mercato, Henry sarebbe in uscita. 48 ore dopo, il comunicato del club.
In occasione dell’esecuzione di un controllo antidoping di routine sul giocatore Pierriá Henry da parte delle autorità FIBA, la FIBA ha concordato l’apertura di un fascicolo sul giocatore e la sospensione provvisoria della sua licenza fino alla risoluzione del caso.
Sia il fascicolo che la sospensione concordata non derivano dal fatto che il giocatore sia risultato positivo al controllo antidoping per sostanze proibite, ma piuttosto da una questione procedurale.
Poiché la sospensione provvisoria della licenza del giocatore sarà mantenuta fino a quando la suddetta pratica non sarà completata, il Saski Baskonia e il signor Pierriá Henry hanno concordato di sospendere temporaneamente il contratto in essere tra le due parti fino alla conclusione della pratica indicata e fino alla durata della suddetta sospensione provvisoria, confidando in una pronta e soddisfacente risoluzione della stessa nel più breve tempo possibile.
Ogni novità in merito sarà comunicata tempestivamente.
La questione procedurale desta perplessità. E allora El Correo, noto quotidiano di Bilbao, prova a fare chiarezza. E parla del grande sospetto della FIBA, ovvero che Henry abbia presentato un campione di urina falso al controllo antidoping.
Si parla di “urina sintetica”. Se la frode fosse confermata, Henry rischierebbe la sospensione della licenza FIBA per molti anni, se non per tutta la carriera.
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