Una vita da social: Dinamo e Fondazione Dinamo in piazza

Una vita da social: Dinamo e Fondazione Dinamo in piazza

Mercoledì l'iniziativa in piazza d'Italia, a Sassari, dedicato a ragazze e ragazzi degli istituti cittadini

Si è tenuto mercoledì, 18 settembre, in piazza d’Italia l’evento promosso della Polizia di Stato Una vita da social, iniziativa itinerante per una corretta informazione e sensibilizzazione dei giovani nell’uso dei social network. La Dinamo Banco di Sardegna insieme alla sua Fondazione hanno sposato l’iniziativa fin dalla sua nascita ormai diversi anni fa, vestendo nelle diverse edizioni i panni di relatori e testimonial: la prima partecipazione risale al 2014, fino all’ultima più recente nel post pandemia.
Anche nella giornata di ieri Fondazione Dinamo e Dinamo Banco di Sardegna hanno portato la loro presenza, con un banchetto informativo: da sempre il club di via Roma è in prima linea per veicolare un uso corretto delle piattaforme social, con grande attenzione verso temi sensibili quali bullismo e cyber bullismo, lo sharenting e la tutela dell’identità digitale. 
Presenti le squadre di artificieri, i mezzi speciali e gli stand dell’Aci: nel banchetto Dinamo i gadget per bambini e adulti rigorosamente a tinte bianche e blu. Nella piazza animata dai ragazzi e le ragazze degli istituti cittadini il saluto del Questore Filiberto Mastrapasqua e del Prefetto Grazia La Fauci  a suggellare una giornata all’insegna della sensibilizzazione e della formazione delle generazioni future.

L’iniziativa Una vita da social negli anni ha portato la Polizia di Stato a incontrare oltre 4 milioni di studenti, 269.280 genitori e 179.260 insegnanti per un totale di 25.720 istituti scolastici. Sono state oltre 700 le città raggiunte sul territorio e le due pagine social, presenti su X e Facebook, contano 135.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

Si tratta di un progetto sempre al passo con le esigenze delle nuove generazioni, attento ai temi che più stanno loro a cuore, che vuole fornire ai ragazzi gli strumenti giusti per navigare online in sicurezza, accompagnandoli nella conoscenza dei principali rischi che possono coglierli impreparati: dall’educazione sentimentale online, all’adescamento, al cyberbullismo.