Umberto Gandini: Nave in porto. In arrivo piccole modifiche ai calendari e un piano triennale

Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di fine stagione del presidente di Legabasket Umberto Gandini: «Abbiamo portato la nave in porto tutto insieme» il suo saluto iniziale

Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di fine stagione del presidente di Legabasket Umberto Gandini: «Abbiamo portato la nave in porto tutto insieme» il suo saluto iniziale.

Si tratta di dare spazio ai numeri della stagione «20.000 tamponi effettuati dalle nostre società, 2/3 delle quali con un focolaio di Covid. Eppure abbiamo chiuso con una sola settimana di ritardo senza cambiare regole in corsa».

Quindi le televisioni: «Produzione tv molto migliorata rispetto al passato. Final Eight spettacolari. Lo sfruttamento dei diritti tv ci ha garantito più di 7.000.000 di persone che hanno seguito il campionato di Serie A oltre agli abbonati di Eurosport Player. A questo si sommano più di 11.000.000 di video sui nostri prodotti digitali».

«I diritti televisivi scadono il 30 giugno 2022. La stagione 21-22 è quella della pianificazione e del rilancio. Stiamo lavorando con una società di consulenza esterna per un piano strategico di tre anni. Implementeremo le basi del progetto che ci guiderà nelle prossime tre stagioni. Possibile ovviamente solo con il sostegno di tutte e 16 le società».

Sugli organici e il diritto sportivo: «I focolai, Cantù addirittura due, hanno impattato sul risultato sportivo. Penso a Venezia, alla stessa Cantù in campo senza allenatori, o Brindisi e Sassari alla fine».

«Abbiamo affrontato un problema in divenire, con molti momenti di crisi che hanno fatto temere di non avere più tempo poi per i recuperi. Siamo stati fortunati, siamo stati bravi, siamo stati disponibili, e con orgoglio dico che la nave è andata in porto».

«Abbiamo salutato con grande dispiacere Cantù. Sapete quanto, a livello di Lega, si sia lavorato per trovare una soluzione che neutralizzasse il risultato del campo. Ma non ci siamo riusciti. Si va avanti».

Sui calendari: «Non è che ci sia molta creatività da aggiungere. Stiamo valutando una serie di iniziative, opportunità, le definiremo a brevissimo con qualche novità nella compilazione dei calendari. Siamo 16 squadre, gironi di andata e ritorno, format playoff 5-5-7. Ritengo giusto aver resistito alle richieste di ridurre e tagliare. Onestamente confidavo sul fatto che ce l’avremmo fatta, poi chiaro che il campo ci abbia dato un aiuto con serie chiuse prima, a parte Venezia-Sassari».

«Stiamo pensando ad un calendario con alternanza diversa di partite tra andata e ritorno per dare un po’ di novità. E’ chiaro che non ci si possa inventare chissà che cosa».

Sulla Supercoppa: «Le società vogliono essere più coinvolte. Presenteremo il piano. Poi ovvio che si debba tenere conto di società che giocano due stagioni, come Milano, rispetto a chi hanno un calendario simile, ovvero quelle di EuroCup, ad altre che hanno solo il campionato. Riuscire a mettere insieme tutte le esigenze non è semplice».

Su Torino: «Sappiamo benissimo ci sia una problematica particolare rispetto alla proprietà. Sta a loro decidere come fare, esattamente come capita alla Salernitana nella Serie A di calcio. Ci sono delle regole da rispettare, e quindi vedremo quale sarà l’effettiva composizione del calendario. Mi auguro che, chiunque vinca la A2, abbia le carte in regola per farlo».