Di seguito l’intervista integrale rilasciata dal Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini a “Sportmediaset”:
A poche ore dall’inizio delle semifinali playoff, il presidente Umberto Gandini confida le sue sensazioni a SportMediaset e traccia un bilancio della stagione che sta per concludersi. Con un occhio sempre rivolto al futuro, perchè la missione del numero uno di LBA è far crescere sempre più la pallacanestro italiana.
Si è da poco conclusa la regular season e si è giocato il primo turno dei playoff: qual è il bilancio del presidente della Lega Basket Umberto Gandini?
“E’ stata una regular season estremamente competitiva, con un altissimo livello in campo e con un buonissimo ritorno di pubblico che è tornato su livelli notevoli. E soprattutto ha qualificato le prime otto squadre ai playoff dopo grandi risultati ottenuti sul campo”.
Cosa dobbiamo aspettarci dalle semifinali che stanno per iniziare?
“Innanzitutto, va fatto un sincero complimento a Trento, Pistoia, Reggio Emilia e Tortona che hanno giocato i quarti di finale contro le quattro squadre che si sono qualificate alle semifinali. Saranno sfide molto tirate: Brescia, che ha dominato in lungo e in largo la stagione, contro Milano e Bologna-Venezia. Ci aspettiamo grande competitività e due finaliste di altissimo livello”.
Possiamo dire che le Final Eight di Coppa Italia sono state fin qui il fiore all’occhiello della stagione della pallacanestro italiana?
“Le Final Eight sono l’evento della Lega Basket, organizzato in tutto e per tutto da noi, e quindi sono assolutamente centrali nel nostro percorso, il benchmark della nostra attività. Aver portato la manifestazione a Torino, dove resteremo anche per il 2025, è stato un grande colpo: successo di pubblico e grande attenzione mediatica. E grandi sorprese, come spesso accade in Coppa Italia, come le ultime vittorie di Brescia e Napoli”.
Nell’ultimo periodo avete impostato una nuova strategia di comunicazione, per coltivare i tifosi di oggi e soprattutto quelli di domani. È questa la sua più grande sfida?
“Abbiamo cercato di cambiare il linguaggio, cercando di indirizzarci verso il pubblico giovane che ha una soglia di attenzione più ridotta rispetto ai tifosi più maturi. Quindi abbiamo prodotto molti contenuti sui social, con molta cura della nostra nuova app. A questo proposito anticipo una grande novità che i tifosi potranno trovare sull’app di Lega Basket in occasione delle Finals, con contenuti nuovi e mai visti prima con stories e reel, avvicinandoci al mondo social ormai parte integrante dei nostri giovani appassionati”.
Ci sono novità in vista per la prossima stagione? Format, sede della Supercoppa, Coppa Italia, iniziative particolari: ci può anticipare qualcosa?
“Il format del campionato è stato approvato con la formula attuale. Per quanto riguarda la Supercoppa che aprirà ufficialmente la stagione. Aspettiamo di conoscere i nomi delle quattro squadre che parteciperanno. Un ritorno a finali al meglio delle sette gare? Lo scorso anno la sfida tra Milano e Bologna arrivata a gara 7 è stata bellissima e si è rivelata un fantastico prodotto per raccontare quanto sia coinvolgente il basket. Siamo scesi a cinque per uniformarci alle altre leghe europee e per dare il giusto spazio alle Nazionali. Io penso che la gara 5 di quest’anno, qualora ci si arrivi, sarà un po’ come la gara 7 dell’anno scorso”.
State pensando a qualcosa per aumentare l’utilizzo dei giocatori italiani nel nostro campionato?
“Due punti fermi. Il primo: coloro che meritano giocano, a prescindere dalle regole. Seconda cosa: l’attuale sistema del 6+6 o 5+5 resterà in vigore fino al 30 giugno 2025. Abbiamo quindi davanti tutta la stagione per valutare eventuali interventi. Mi piace sottolineare come a livello giovanile, sia Under 17 che Under 19, sia sotto gli occhi di tutti il buon lavoro che stanno svolgendo le società della LBA”.
Chiusura sulla Nazionale di Gianmarco Pozzecco: sarà un’estate ricca di impegni e speriamo lunghissima per i nostri azzurri. È fiducioso per la qualificazione ai Giochi di Parigi?
“Bisogna esserlo. La Nazionale è trainante per il nostro sistema e, pur partendo senza i favori del pronostico, la squadra di Gianmarco Pozzecco ci ha spesso abituati a sovvertire le previsioni. Ci auguriamo che il Preolimpico in Portorico sia il viatico per una grande Olimpiade”.
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