“Rientrare dal Covid non è mai facile perché è una malattia che va a colpire gli organi respiratori e il cuore e per un atleta la ripresa degli allenamenti e il ritorno alla vita in palestra sono senza dubbio complicati – le parole di Leonardo Conti, preparatore fisico dell’Umana San Giobbe Chiusi. Abbiamo cercato di semplificare il più possibile il lavoro nel momento del rientro, con l’obiettivo di alzare piano piano i giri per avvicinarci ai regimi che avevamo prima dello stop. Abbiamo alle spalle, nostro malgrado, l’esperienza maturata l’anno scorso. Stiamo impostando il lavoro anche su quella base e devo dire che per il momento i ragazzi stanno rispondendo bene agli input che stiamo dando”.
Momento delicato anche per la quantità di impegni ravvicinati che aspettano la squadra sia nell’ultima parte del mese di gennaio che in tutto febbraio. “Questa settimana sta servendo da fondamenta per preparare la prossima visto il fitto calendario che ci aspetta – prosegue Conti. Giocheremo questa domenica, poi mercoledì prossimo e di nuovo domenica. Fortunatamente sono tutte partite che non richiedono spostamenti particolari, la prima e la terza sono in casa con Latina e Chieti, l’altra, a Cento, è una trasferta abbastanza comoda. Questi giorni però saranno importanti per mettere benzina che verrà poi utilizzata la settimana prossima. Le partite ravvicinate sono sempre un’incognita per quanto riguarda eventuali acciacchi o, nel peggiore dei casi, infortuni. Quindi sarà importante gestire i ragazzi con dei recuperi mirati e con del lavoro individualizzato la prossima settimana. Dovremo seguire ogni singolo atleta per dare al Coach il maggior tempo possibile per svolgere allenamenti propedeutici alla preparazione delle partite”.
“Per ritrovare una condizione generale discreta ci vorrà del tempo. Io credo che per avere tutti quanti in una forma quantomeno accettabile serviranno almeno due settimane . I ragazzi sono usciti a scaglioni dal Covid e nonostante questa volta la malattia non sia stata pesante e non abbia lasciato segni come nella passata primavera, star fermi per dieci giorni ha sicuramente influito – conclude il preparatore fisico dell’Umana Chiusi. In una situazione ordinaria, arrivare a regimi normali avrebbe richiesto sette-dieci giorni, in questo caso, contando anche la mole di partite ravvicinate ci vorrà un po’ di più. Magari troveranno prima il ritmo partita, giocando spesso, ma per la forma fisica ci vorranno alcuni giorni in più”.
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