Rayjon Tucker, la guardia della Reyer, lo abbiamo sentito a 48 ore della sfida con Bologna. “Tuck” è uno dei migliori giocatori della lega per costanza di rendimento.
“La partita di domenica, come tutte le altre, la considero una grande sfida. Approcciamo alla fase finale della stagione e abbiamo al possibilità di competere per il primo posto. Tutte le squadre vogliono finire bene la stagione, per cui da qui alla fine per tutti le partite sono importanti”.
Sulla Virtus Bologna.
“Bologna è una squadra di grande esperienza con giocatori di altissimo livello che giocano da tanto tempo insieme. Hanno una grande chimica, un alto livello di quoziente intellettivo cestistico, sono una squadra che sa giocate a basket, sa cosa vuole e lo sa fare molto bene. Sicuramente le partite con avversare come Bologna e Milano sono comunque speciali essendo squadre che giocano in Eurolega. Sono sicuramente sfide che tutti vogliono giocare. Sui singoli, invece, Belinelli e Shengelia sono due giocatori fondamentali per Bologna: su di loro bisogna essere duri a livello difensivo e fare le cose che abbiamo preparato nel piano partita. Noi stiamo assieme da tanti mesi e ognuno di noi può fare qualcosa di importante nelle fasi cruciali della partita”.
Sul suo grande impatto in questo campionato e cosa pensa della nostra Serie A?
“Dalla prima intervista che ho fatto qui al Taliercio ho sempre detto che ero venuto qui a Venezia per imparare, per aiutare la mia squadra a vincere il più possibile. Non avevo in mente di essere il miglior giocatore della squadra e non mi sento questo. Devo dire che ho ricevuto tanto aiuto dai miei compagni, dai miei allenatori e da tutto il club. Per quanto riguarda la lega è una lega molto forte, con tantissima competitività e fisicità”
Sul rientro di Jordan Parks.
“Jordan è un grandissimo giocatore e un super compagno di squadra. Il suo ritorno, per noi, è una grande addizione perché ci aiuta a fare uno step ulteriore, avremo una taglia più grossa e avremo più versatilità e imprevedibilità: un giocatore che sui due lati dal campo è capace di fare tutto.”
Il suo balletto prima di ogni partita con Simms e Parks, è una cosa che vi dà ancora più carica?
“È un qualcosa che facciamo perché ci aiuta. È vero che per noi questo è un lavoro, ma rimane un gioco e se ti diverti viene tutto meglio. La tensione che c’è prima della partita aiuta a liberare un po’ la testa e l’emozioni: se hai un atteggiamento positivi e ridi ti può aiutare a rendere meglio in campo”.
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