Andrea Trinchieri, coach del Bayern Monaco, ha parlato con i media delle prospettive del team tedesco per la prossima stagione.
“Ho pensato per tutta l’estate agli obiettivi da raggiungere. La scorsa stagione abbiamo avuto una squadra imperfetta, ma hanno trovato il modo di giocare quasi perfettamente, con uno spirito impareggiabile. Abbiamo fatto tante rimonte contro squadre molto forti, voglio ricreare quella mentalità.
Ci vedo al 18° posto in EuroLeague ora, ma voglio migliorare di una posizione ogni giorno. Tutte le squadre ora stanno meglio, i nuovi arrivi, i nomi sono stati incredibili anche quest’estate. Quindi l’obiettivo ora è risalire dal basso. Vogliamo vincere ogni partita, non importa chi è stanco o infortunato…Siamo stati fortunati ad aver mantenuto un nucleo molto forte dopo una stagione fantastica: con Lucic, il nostro leader, con Sisko, Babb, Paul e Leon. Babb sta tornando solo ora e Leon e Paul sono attualmente fermi. Ovviamente questo rallenta il processo. Ma sono fiducioso. Ci vorrà tempo, ma diventeremo forti. Quanto forti non so dirlo, ma so che lo diventeremo…”
“Difenderemo un Tavarez con Hunter e Rubit. Sappiamo che ci mancano un po’ di centimetri. Ma spero che compenseremo con energia, intensità e sistema. La difesa sarà la chiave del sistema più che mai”.
Anche Marko Pesic ha parlato con la stampa, rivelando che il team tedesco ha un budget leggermente superiore a quello dello scorso anno, ma molto inferiore a quello del 2019.
“E’ stata una sfida, ma è stato molto divertente mettere insieme il roster…
Certo, la pandemia ha un impatto sul lato finanziario per molti club. Ma penso che il modo in cui abbiamo giocato la scorsa stagione abbia avuto un impatto su giocatori e procuratori. Non abbiamo fatto cose finanziariamente folli, noi al 100% non possiamo farlo. Siamo sicuramente più interessanti per i giocatori di quanto non lo fossimo due o tre anni fa. E ora abbiamo un allenatore che gioca anche un ruolo importante nell’arrivo dei giocatori… Alcuni club continuano a gestire molti soldi, ma questo non è più l’unico criterio per molti giocatori. La pandemia ha già creato circostanze diverse”.
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