Andrea Trinchieri è di nuovo spalle al muro. Dopo una stagione europea da protagonista alla guida dello Zalgiris Kaunas, l’allenatore italiano si trova a un passo da un’altra delusione in Lituania. Il Rytas Vilnius ha espugnato la Žalgirio Arena con l’86-80 di gara 3, portandosi avanti 2-1 nella finale LKL e avvicinandosi all’oro. Per Trinchieri e i suoi, la pressione è alle stelle.
Il match di martedì è stato un microcosmo della serie: partenza drammatica, rimonta rabbiosa, ma finale amaro. Il Rytas ha dominato il primo tempo, toccando un massimo vantaggio di 23 punti. Lo Zalgiris ha risposto con un terzo quarto sontuoso (33-18), ma si è spento nei momenti decisivi, tradito da disattenzioni difensive e carenze nei dettagli.
A fine partita, Trinchieri non ha usato mezzi termini:
“Se devo essere onesto, non ho spiegazioni per il primo tempo. È stato un peccato capitale quello che abbiamo fatto oggi. Siamo stati lenti, molli, e l’abbiamo pagata cara”, ha detto, visibilmente frustrato.
Ma nel suo discorso c’è anche determinazione, orgoglio e fede nel gruppo:
“Sono certo al 100% che torneremo a Kaunas per gara 5. Abbiamo dentro lo spirito per reagire, ma serve uno sforzo collettivo: ho giocatori atletici che hanno giocato più di 20 minuti senza prendere un singolo rimbalzo. Non è accettabile.”
Il coach milanese, arrivato a Kaunas per riportare lo Zalgiris al vertice anche sul piano nazionale, sa bene cosa significherebbe una seconda finale persa consecutiva. Sa anche che la storia non è dalla sua parte: in tutte le 15 edizioni LKL in cui la serie è stata sull’1-1, la squadra che ha vinto gara 3 ha poi vinto il titolo.
Giovedì a Vilnius, nella rovente Twinsbet Arena, Trinchieri si gioca tutto. Il Rytas ha il match point e l’entusiasmo di una squadra che non vuole cedere lo scettro. Ma se c’è qualcuno capace di ribaltare le statistiche e sfidare le logiche, è proprio Andrea Trinchieri. E lo Zalgiris ha ancora una battaglia da combattere.
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