Trieste-Pesaro, Banchi: “La nostra condizione ci ha limitato”

L’analisi del coach di Pesaro dopo la sconfitta a Trieste

“Partita difficile da approcciare” – inizia così il coach di Pesaro – “perchè sapete benissimo il momento che stiamo vivendo nel tentativo di rigenerare questa squadra. Avremmo avuto bisogno di altro piuttosto che giocare queste due trasferte. Pur essendo stati in grado di fornire una prestazione contro Milano al di fuori ed al di sopra di ogni logica – visto che tenere testa alla capolista era qualcosa di lontano dai nostri pensieri – oggi si sono evidenziate tutte le nostre difficoltà di condizione; ho sperato riuscissimo a controllare meglio il ritmo della gara, cosa che non è accaduta, soprattutto nel primo tempo. Le percentuali non ci hanno assistito, pur avendo avuto molte occasioni (23 tiri più dei nostri avversari) e questo va a demerito nostro, soprattutto di fronte al merito invece di Trieste ed alla loro precisione.”


“Gli infortuni di Jones e Moretti hanno ulteriormente aggravato la situazione, impedendoci di concludere la gara con il miglior quintetto possibile e come detto ora si tratta di affrontare con coscienza questo momento, da cui sono passate altre squadre. Coach Ciani in presentazione ha parlato del fatto che loro dopo la gara di Reggio Emilia, credo che per loro sia stato determinante avere questa settimana di preparazione in cui sono potuti tornare ad allenarsi con un gruppo abbastanza completo e ritrovare quei meccanismi e quegli equilibri che oggi si sono visti. Trieste ha giocato con fluidità, ha tirato con percentuali altissime a conferma della qualità di gioco che hanno avuto, con tiri aperti e ben costruiti. Spero per noi possa servire la prossima settimana per rigenerare sotto il profilo fisico, mentale e tecnico una squadra chiamata ad un girone di ritorno molto impegnativo per poter centrare l’obiettivo della salvezza.”


“Io e la mia famiglia siamo molto legati alla famiglia Cavaliero, ho seguito con grande interesse la carriera di Daniele; lui ha dei caratteri speciali, particolari che lo rendono un grande giocatore ideale da allenare, un ottimo compagno di squadra, un capitano perfetto. Tutte le squadre in cui è stato hanno un’ottima memoria di quanto lui abbia fatto, per quei valori e quelle qualità che lo hanno fatto apprezzare.”


“Questo palazzo l’ho visto sul serio, l’ho visto impazzire, vederlo oggi con poche persone con la mascherina è davvero triste. Qui è davvero speciale giocare, per l’euforia che la gente di Trieste trasmette a chi è in campo, per quell’elemento di continuità che il pubblico rappresenta ed ha rappresentato con tutte le proprietà, i dirigenti, gli allenatori ed i giocatori che si sono avvicendati.”


“Abbiamo avuto un buon approccio, ma quando concedi così tanto agli avversari diventa difficile controllare il ritmo e l’inerzia della gara. Però onestamente con tutte le difficoltà credo siamo riusciti a trovare qualche risorsa, in una serata al tiro realmente disastrosa, nonostante diverse seconde e terze possibilità date dai molti rimbalzi offensivi. Non ho però mai avuto la sensazione che Trieste ci scappasse completamente. Avremmo dovuto però avere un po’ più di continuità, siamo stati intermittenti in entrambe le metà campo. In ogni caso complimenti a Trieste, che sta facendo un ottimo campionato.”


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