Intervistato su “Il Piccolo”, Lodovico Deangeli ha commentato la nuova fascia di capitano che virtualmente indosserà in campo in questa stagione: “Mi sembra di sognare. Quando coach Marco Legovich mi ha proposto come capitano mi ha fatto capire che è un onore ma comporta anche una grande responsabilità. Mi ha chiesto se me la sentivo. Ho risposto che non posso pensare di essere pronto per giocare 10-15 minuti in serie A e, se mi capita, magari marcare uno come Teodosic e poi non sentirmi pronto per accettare questa responsabilità. A 22 anni sono giovane ma non sono più un bambino”.
Sia Deangeli che il neocoach Legovich sono della linea verde del club: “In fondo io e l’allenatore ci troviamo nella stessa condizione. Siamo i più giovani del campionato nei rispettivi ruoli e siamo entrambi triestini. Mi sembra una linea guida chiara da parte della società”.
C’è qualche capitano a cui Deangeli si ispira? “Non voglio imitare nessuno, se il coach mi ha scelto vuol dire che ha visto qualcosa in me. Cercherò di essere me stesso e di dare l’esempio con il mio lavoro. Due parole con Cavaliero e qualche consiglio naturalmente li accetterò volentieri”.
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