Trieste, Ciani: “Non dobbiamo lasciarli giocare la loro pallacanestro”

L'Allianz domani sarà impegnata sul campo di Pesaro.

Mancano poco meno di 24 ore alla prossima sfida che l’Allianz Pallacanestro Trieste dovrà affrontare in quel di Pesaro con la Carpegna Prosciutto di coach Repesa.
Dal pullman che sta portando la squadra in terra marchigiana interviene Franco Ciani, che analizza la situazione della squadra e indica quello che dovrà essere l’atteggiamento per inseguire il risultato domani, alle ore 16:00 alla Vitrifrigo Arena.

“La vittoria con Trento e la successiva sconfitta con Venezia sono due istantanee del momento. Non uso il termine “istantanee” a caso, perché rispecchia la situazione che viviamo: ogni momento, ogni fase di gioco, ogni partita hanno una storia legata alla condizione generale della squadra, tutta in divenire. Tutto il gruppo ce la sta mettendo tutta per uscire dalle difficoltà che viviamo e nel giorno partita si vede meno tutto quello che noi vediamo in settimana. Il rendimento non è ancora lineare all’interno di una singola sfida, figuriamoci tra partite diverse.  Il tour de force che ci troviamo a giocare è molto dispendioso a livello di energie e rende complesso il recupero dei giocatori. Vediamo un rendimento che progressivamente cresce e quello che dobbiamo fare è continuare su questa strada, sperando che singoli episodi non pregiudichino il processo di recupero. Pian piano dobbiamo ritrovare costanza di rendimento”.

“Quella che ci troveremo di fronte domani è sicuramente una squadra tosta. È vero che dovrà fare a meno dell’infortunato Massenat, ma ha dimostrato già nella sfida con Brindisi (quella dell’infortunio) di poter reagire e di essere un team affiatato, di grande esperienza. Hanno evidentemente una formazione risicata, ma giocando una volta alla settimana e avendo quindi il tempo di pianificare bene le rotazioni possono mettere in campo una squadra molto forte.
I giocatori, che hanno la certezza di poter avere un utilizzo importante si fanno trovare pronti.
I loro punti di forza sono senza dubbio il mestiere e il talento che sono in grado di schierare. Qualora li lasciassimo dettare ritmi e cadenze della partita per noi diverrebbe complesso.
Quello che l’Allianz deve saper fare è non lasciarli giocare la loro pallacanestro, senza volerci calibrare sul loro gioco, ma provando a imporre il ritmo, come successo con Trento. Decisione e determinazione devono guidarci per trovare continuità anche in trasferta, e questa attitudine deve fare da viatico per tutte le prossime sfide”.