Coach Jamion Christian è intervenuto ieri a VSiN Tv come ospite del programma in primetime di Tim Murray & Will Hill, per commentare il suo recente ingaggio con la Pallacanestro Trieste e i profili che sta osservando nella NBA Summer League di quest’anno, di seguito un breve estratto del suo intervento:
Arrivare alla Pallacanestro Trieste come Head Coach è un’opportunità unica per te, hai trascorso molti anni allenando nelle leghe universitarie e ora ti stai muovendo verso le leghe professionistiche, andando all’estero. Quale tipo di giocatori andrai ad allenare in Italia?
Saremo nella seconda miglior Lega italiana, che è una grande lega. Importanti giocatori hanno giocato lì e sono usciti da quella lega per fare grandi cose anche all’estero. I ragazzi che ho la possibilità di osservare adesso sono spesso ex scelte del draft, ragazzi che sono stati scelti nel primo e nel secondo turno della NBA. E’ una grande opportunità allenare profili che possono raggiungere questi risultati. E quando guardi i campionati in Italia, trovi alcuni dei migliori club, ma hai a che fare anche con alcuni dei migliori allenatori in circolazione. È una grande chance mettersi alla prova contro i migliori. È un momento davvero emozionante, ho a che fare con una proprietà, un gruppo, che è americano e un general manager di origine americana. Sono entusiasta di entrare in questo team e avere la possibilità di lasciare il nostro segno nel basket italiano e nella splendida città di Trieste.
Come te la caverai con l’italiano? Userai la Stele di Rosetta o dovrai imparare la lingua italiana? Voglio dire, come farai a urlare contro un arbitro in italiano, dovrai imparare alcune parole, giusto (ride ndr)?
Beh, la cosa buona è che lui non capirà cosa gli sto dicendo, quindi è emozionante. Quindi sicuramente userò questo a mio vantaggio (ride ndr), ma inizierò a lavorarci sul volo di ritorno da Las Vegas. Mi do tempo cinque settimane per cominciare con qualche parola, ma mi affiderò molto alle persone del club una volta arrivato lì per ambientarmi. La cosa buona è che il basket ha solo un linguaggio e cercherò di fare affidamento su quello con la nostra squadra e con la nostra organizzazione finché non arriverò a riuscire a ordinare la cena da solo, o qualcosa del genere (ride ndr).
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