“Sicuramente è stata una partita combattuta” – così il coach di Trieste – “tra due squadre che hanno messo in campo tutto quello che avevano e sicuramente noi abbiamo pagato in modo importante la maggior fisicità di cui Brescia poteva disporre, con tanti quintetti in ogni ruolo e questo ci ha tolto energie e ci ha tolto la capacità e la possibilità di giocare in attacco con fluidità e quindi siamo stati abbastanza discontinui sia nel giocare in attacco, che nel giocare in difesa. Probabilmente, come ho detto ai ragazzi in spogliatoio, questa partita ci può aver insegnato molto di più di quello che abbiamo imparato domenica a Milano; un altro passaggio nel processo di crescita di questa squadra ed aver tenuto testa, battagliando, a Brescia – che è molto più forte di quello che dice la classifica attuale – ci fa dire che siamo comunque nella strada giusta.”
“Nei momenti in cui Brescia manteneva un assetto molto molto grosso in campo chiaramente diminuivano le linee di passaggio e non essendo stati noi brillantissimi nel poterli battere nell’uno contro uno, ci hanno chiuso con grande qualità le linee di passaggio e questo sicuramente ha permesso al loro piano difensivo di avere buon gioco. Però questa è la Serie A1 e dobbiamo imparare a giocare contro squadre che hanno questa prestanza fisica.”
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