“C’è poco da commentare” – inizia così l’intervento del coach dell’Allianz – “con cinque sconfitte consecutive in campionato, sei compresa la Coppa Italia. I pochi sprazzi sufficienti visti oggi non bastano, non possono avere la forza di farci fare un ragionamento bilanciato fra i momenti buoni ed i momenti meno buoni di questa partita. La fase di campionato ci impone di vincere in ogni modo e noi non abbiamo vinto e da questo punto di vista c’è poco da dire. Ogni altra analisi tecnica e tattica andrà fatta in fase di allenamento, però posso evidenziare che oggi in certi frangenti ci è mancata quella cattiveria che invece altri stanno mettendo in campo contro di noi. Al di là di tutto, è mia la responsabilità di non riuscire a far fare a questa squadra il necessario salto di qualità.”
“Non avevamo previsto di fare cambi sistematici, non era una scelta tattica. Non essendo una cosa preparata è evidente che questo fa parte della responsabilità che ognuno si deve prendere e di cui parleremo in allenamento. La situazione emotiva della squadra è certamente difficile, l’aspetto predominante è quello di fare il proprio lavoro con energia, fiducia e determinazione.”
“Abbiamo il compito di provare ad ottenere da tutti i giocatori il massimo. Venivamo da una settimana in cui è stato fatto un certo tipo di lavoro con Alexander ed ognuno quando è chiamato a fare della cose dà delle risposte; oggi secondo me sono state date delle risposte importanti. Attualmente non siamo soddisfatti del suo rendimento e il contraccolpo negativo di oggi è piuttosto importante. Le opzioni per quanto lo riguardano le valuterà la società, di certo quello che oggi ha dimostrato non è quello che ci aspettavamo.”
“Se uno fa l’allenatore e deve vivere sentendo a rischio la propria posizione, è meglio che non faccia questo mestiere. Io sono lo stesso di un mese fa (in cui per qualcuno ero l’allenatore dell’anno) e devo continuare a fare il mio lavoro; è chiaro però che oggi noi dobbiamo fidarci di chi può darci delle risposte. La situazione di classifica mette chiaramente a rischio il fatto di poter fare un girone di ritorno come quello di andata, ma per non rischiare troppo è doveroso da parte nostra trovare la strada giusta.”
“Fa male perdere, fanno male i fischi del pubblico, fanno male gli insulti, ma fanno parte del gioco. Ce li prendiamo così come ci prendevamo gli applausi quando ce li meritavamo.”
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