Nel primo anticipo dell’ottavo turno di campionato Venezia cade in casa con Trento al termine di una gara molto fisica ed equilibrata che termina in volata. A decidere la sfida è una super giocata di Matteo Spagnolo (12 punti, 5 rimbalzi e uno straordinario secondo tempo) a 11 secondi dalla fine. Decisiva anche la doppia-doppia da 12 e 13 rimbalzi di Andrejs Grazulis. All’Umana non bastano un super Riccardo Moraschini da 23 punti e 30 di valutazione oltre al solito Watt con 20, 8 rimbalzi e 4 stoppate. 72-73 il finale.
PRIMO QUARTO
Nell’ormai classica del nostro campionato Reyer contro Aquila, che è stata anche una finale scudetto nel 2017, i quintetti di partenza vedono da una parte Venezia schierare: Spissu, Freeman, Parks, Willis e Watt mentre dalla parte opposta Trento replica con: Spagnolo, Lockett, Crawford, Udom e Atkins. Assenze di peso per entrambe le squadre: per gli oro-granata out Michael Bramos per il problema cervicale che permane (il capitano già fuori negli ultimi 80 minuti giocati dall’Umana), per i bianconeri assente Diego Flaccadori per un infortunio alla caviglia. Mani ghiacciate delle due squadre in avvio, Reyer subito a zona in difesa e Watt in evidenza per gli oro-granata, 8-2 al 4’. A metà frazione 11-4 con la tripla di Moraschini. La Dolomiti si affida alla regia di capitan Forray, 11-8 al 7’, ma il contropiede di Brooks vale il nuovo +5 lagunare e arriva prontamente il timeout di coach Molin. Il primo quarto termina sul 20-14 con il canestro di Udom, i liberi di Granger quelli di Toto Forray, ma soprattutto con la bomba sulla sirena di Moraschini.
SECONDO QUARTO
Dopo un possesso complicato, Venezia trova una tripla con Parks per il 23-16 al 12’. Ancora Forray mantiene la sua Trento in linea di galleggiamento con un bomba frontale che vale il -4. Dolomiti ad un solo possesso di distanza con i liberi di Grazulis, 23-21 al 14’. Ma non è finita perché arriva il pareggio ospite con l’affondata di Udom. L’Umana fatica a trovare buoni tiri, ma soprattutto a segnarli ed inevitabilmente a metà seconda frazione arriva il sorpasso dell’Aquila con la tripla di Conti sul 24-26. La Reyer è soprattutto Watt, ma Crawford e Atkins trovano canestri di puro talento, 33-32 al 18’. All’intervallo Venezia avanti 35-33 con l’ultimo tiro sbagliato da parte di Crawford.
TERZO QUARTO
Avvio tutto bianconero, 5-0 ospite pesante a cui però risponde Freeman con una bomba frontale. Umana subito in bonus dopo 2’ di gioco, mentre Spagnolo all’improvviso trova quattro punti di eccellente fattura, 38-44 anche con i due punti di Grazulis. Ancora Spagnolo a fare male agli oro-granata per il +8 bianconero (38-46 al 25’). I lagunari provano a reagire con Willis e un super Moraschini, 48-50 al 27’. Udom diventa un fattore sotto i tabelloni e insieme a Grazulis confezionano il nuovo +7, 48-55 al 28’. La squadra di Molin ha tutta la batteria di lunghi carica di falli: Udom è il primo ad uscire per limite di falli. Alla terza sirena si chiude sul 53-57 con la quarta stoppata di Watt e il canestri di Conti.
QUARTO QUARTO
Umana sul -1 con il piazzato di Watt a cui risponde il solito Atkins. Un gioco da tre punti di Brooks permette a Venezia di impattare, 61-61 al 32’. Un clamoroso Moraschini piazza la bomba del +3. L’Aquila perde anche Atkins per cinque falli: partita sempre in grande equilibrio, 66-67 al 35’ con due punti di Ladurner. Umana nuovamente avanti con i liberi di Freeman sul 70-69 al 37’, Grazulis piazza il +1. Entriamo nell’ultimo minuto di gioco con Venezia che sigla il +1 con Brooks, ma Spagnolo a 11” dalla sirena segna in faccia a Watt i punti del 72-73 e così finisce la sfida perché Venezia non costruisce nulla nell’ultima azione. 72-73 il finale.
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