Questa mattina è arrivato l’annuncio della firma che lo legherà per le prossime tre stagioni alla Dinamo Banco di Sardegna: Kaspar Treier, ala estone di formazione italiana classe 1999, non ha nascosto il suo entusiasmo nello sposare il progetto biancoblu.
Intervenuto in diretta nella puntata odierna di Buongiorno Dinamo ecco le sue prime parole da giocatore del Banco: “Vi ringrazio del caloroso benvenuto, sono davvero contento di entrare a far parte della famiglia Dinamo. La firma a Sassari per me è motivo di grande orgoglio: quando sei anni fa sono arrivato in Italia il mio obiettivo era poter competere al più alto livello possibile quindi poter arrivare nella massima serie mi rende felice, mi motiva e mi carica tanto per la prossima stagione”.
Kaspar in pochi anni è passato dal lavoro con le giovanili al debutto in serie B in prima squadra con la PMS Moncalieri fino all’approdo in A2. Adesso è chiamato a una crescita ulteriore nella massima serie: “Il mio cammino è stato una crescita step dopo step: al terzo anno a Moncalieri giocavo in serie B poi ho fatto dei buoni anni in A2 e adesso affronto un altro salto di categoria. Il tiro da tre punti è il mio punto di forza ma so di avere tanto da lavorare e posso migliorare sotto tanti punti di vista: ad esempio le partenze dal palleggio, la fisicità, la velocità di piedi e tante piccole cose che fanno la differenza nel salto di categoria. Sto lavorando duro in questa estate per migliorare sotto alcuni aspetti e farmi trovare pronto”.
Kaspar ha un’idea precisa della Dinamo 2020-2021 di cui farà parte: “Sono convinto che avremo un bel gruppo: ho parlato al telefono con coach Gianmarco Pozzecco e mi ha trasmesso tanta fiducia. Non vedo l’ora di giocare per lui, un allenatore che da giocatore ha scritto la storia del basket italiano e non solo”.
La storia di Treier è quella di un ragazzi che a quindici anni ha lasciato il suo paese natale per inseguire un sogno a spicchi: “È difficile andare via di casa presto, io mi ritengo fortunato perchè da quando avevo tredici anni si era parlato della possibilità di andare fuori, quindi con la mia famiglia abbiamo avuto modo di prepararci e non è stato uno shock. I primi tre-quattro mesi sono stati difficili ma poi, grazie anche ai compagni con cui vivevo, mi sono abituato a questa vita e sentito a casa”.
Sassari significa un doppio step di crescita con il doppio impegno tra campionato e coppa: “Uno dei motivi per cui ho scelto la Dinamo è per poter giocare anche in Champions League, incontrare grandi squadre europee e farmi le ossa anche sui parquet continentali confrontandomi con un altro tipo di competizione”.
In chiusura il messaggio al popolo biancoblu: “Un saluto a tutti i tifosi della Dinamo: speriamo di vederci presto e poterci divertire tanto insieme”.
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