Travis Diener, trentottenne playmaker che ha difeso per 4 anni i colori di Sassari e per 3 quelli di Cremona, parla con La Nuova Sardegna dell’eventualità di smetterla nuovamente con la pallacanestro giocata.
“In estate mi è arrivato dall’Italia un numero di proposte che non mi sarei mai immaginato a questa età. Ma c’è la pandemia, i palazzi vuoti e non c’era la situazione ideale per la mia famiglia, visto che mia moglie è in dolce attesa. Allora mi sono dato come tempo finale il lieto evento. Insomma, un altro paio di settimane e poi prenderò una decisione definitiva. Potrei ritirarmi, e lo farei senza alcun rimpianto. E mi dedicherei alla famiglia, che per me resta la prima cosa. Oppure potrei tornare in pista, se ci fosse una situazione ideale…In tutto questo tempo mi sono allenato sempre, per 5/6 giorni alla settimana. Se mi aggregassi una squadra domani, in un paio di settimane sarei in grado di
giocare”
Sul rapporto con la Dinamo Sassari.
“Gli anni a Sassari sono stati un crescendo incredibile, vincere dove non si è mai vinto vale più di tutto. Ma i rapporti umani hanno contato ancora di più. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere e trascorrere tanto tempo con gente straordinaria, che ci ha dato tanto. Penso a Pinuccio Mele, Meo Sacchetti, Stefano Sardara e tanti altri, persone e famiglie che ci hanno adottati. Sono stato fortunato, ma nello sport devi essere tu a creare la tua fortuna. Noi abbiamo fatto delle scelte, basate soprattutto su questi valori. E in questi anni abbiamo assorbito molto della cultura italiana e di quella sarda”.
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