Trapani Shark, ora si fa sul serio: la Shark sogna la finale contro Brescia

Trapani Shark, ora si fa sul serio: la Shark sogna la finale contro Brescia

Domani gara-1 contro Brescia: entusiasmo alle stelle per la squadra di Repesa, trascinata dal miglior attacco del campionato e da un pubblico da record

L’attesa è finita. Domani alle 20.45, al Pala Shark, si scriverà una pagina storica dello sport trapanese: la Trapani Shark gioca gara-1 della semifinale scudetto contro Brescia, con un palazzetto già pronto al tutto esaurito. Oltre 4.300 spettatori coloreranno gli spalti, con poche decine di biglietti ancora disponibili, in una bolgia che promette di essere l’arma in più per i granata.

La squadra di Jasmin Repesa arriva a questo appuntamento con numeri da vertigine. Miglior attacco della Serie A (94,2 punti di media), prima anche per assist (21,6), e una striscia di imbattibilità casalinga che dura da ottobre. Nei quarti di finale, il 3-0 rifilato a Reggio Emilia ha confermato forma, determinazione e fame. “Questo gruppo mi ricorda la mia Fortitudo del 2005 – ha dichiarato Repesa –: abbiamo solo tre giocatori con esperienza playoff, ma tutti vogliono dimostrare quanto valgono”.

Tra i protagonisti di questa cavalcata ci sono J.D. Notae e Justin Robinson in cabina di regia, Chris Horton sotto canestro, Amar Alibegovic e Langston Galloway come equilibratori perfetti. A dare ulteriore spessore ci sono anche i legami emotivi e tecnici con gli avversari di turno: Andrea Diana, oggi vice di Repesa, ha allenato a lungo Brescia portandola in LBA; John Petrucelli e Paul Eboua hanno giocato con la Germani, mentre dall’altra parte Giancarlo Ferrero, in granata tra il 2013 e il 2015, e Aristide Mobio, protagonista della promozione, ritrovano l’ambiente Shark da avversari.

In un clima cittadino segnato dalle tensioni con il Comune per la gestione del palazzetto e da vicende di giustizia sportiva che riguardano i crediti d’imposta, la squadra è riuscita a isolarsi dal caos e a restare focalizzata solo sul campo. Domani, sarà solo il parquet a parlare. E Trapani è pronta a farsi sentire.