Notae fa pentole e coperchi e la Effe non riesce a recuperare. Trapani quasi sempre avanti nella prima gara della finale playoff contro la Fortitudo Bologna: finisce 85 a 73. Esistono però due partite: quella di Notae che ha segnato 33 punti in 19 minuti nel primo tempo e la seconda che costruisce Trapani quando Notae è “normale”. La Fortitudo è decisamente sfortunata: dopo appena due minuti è costretta a rinunciare al MVP del campionato, Pietro Aradori, per un problema al tendine, domani previsti gli esami per valutare l’entità del problema.
È chiaro che tutto il piano partita per Bologna, quindi, è cambiato. Ma il vero problema è stato arginare Notae che ha chiuso con 39 punti complessivi (7/9 da 2, 7/10 da 3 e 4/5 ai liberi). Quando il fromboliere trapanese si è spento, Alibegovic è salito in cattedra dimostrando tutto il suo valore. Nulla è valsa l’ottima gara di Ogden che ha chiuso con 18 punti. La Effe è stata brava a mettere pressione a Trapani ma i siciliani sono usciti fortissimi nei momenti migliori degli emiliani. Nel dettaglio, quando poteva ribaltare la situazione, Bologna ha perso palla con due infrazioni di passi sanguinose che hanno poi lanciato i siciliani.
Trapani deve sfruttare meglio le spaziature offensive: oggi il protagonista (Notae) ha nascosto una rotazione offensiva buona ma migliorabile. Lo schema, però, rimane sempre simile: questa sera è toccato a Notae ma è plausibile pensare che ogni sera il protagonista possa cambiare. Questo, ovviamente, rende Trapani imprevedibile e pericolosa: con 10 giocatori veri, la lunghezza diventa una virtù. Per Bologna, già più corta rispetto gli avversari, bisognerà capire come cambierà la serie con l’assenza di Aradori. 1 a 0 e appuntamento a lunedì al PalaShark alle ore 21.
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