Tommaso Baldasso protagonista su Repubblica-Milano nella rubrica “Uomini e Canestri” di Luca Chiabotti.
SUL SUO STATUS
«So benissimo che una scelta di tiro sbagliata o, più probabilmente, un errore in difesa mi può portare in panchina col rischio che non entri più. Ma questo mi fa vivere col massimo della concentrazione. Mi sono reso conto che nelle mie precedenti esperienze non era così, giocare all’Olimpia mi sta facendo crescere e la cosa mi piace tantissimo. Uso gli allenamenti per correre qualche rischio e misurare quello che posso permettermi, poi in partita provo a fare la cosa migliore»
SU OLIMPIA MILANO
«Oggi posso dire che giocare all’Armani è come mi aspettavo, pensavo e desideravo fosse quando ho scelto di venire qui: un ambiente stimolante e super professionale, compagni che mi aiutano e sono supercompetitivi, un tecnico come Ettore Messina dal quale essere allenato mi piace un sacco. Mi sono reso conto, ed è naturale che fosse così, di essere ancora un passo indietro se non due, in mezzo a tanti campioni. Da questa esperienza prendo tutto quello che posso tutti i giorni, ed è la cosa più bella
SU POZZECCO
«E poi, confrontarsi con Gianmarco Pozzecco è importante per tutti, ma soprattutto per me che gioco playmaker. È l’opposto del coach e la cosa funziona perché Poz ti raggiunge in modo diverso, dà sempre una spinta, ti parla molto. Una cosa utile non solo a livello umano, ma anche tecnico»
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