Non esiste una tempistica definitiva per il ritorno in squadra della star dei Memphis Grizzlies Ja Morant. Questo quanto rivelato da coach Taylor Jenkins in sala stampa.
La vicenda
Era l’1 marzo quando Ja Morant dominava il match con i Lakers. In quelle ore, il Washington Post rivelava delle novità sul coinvolgimento del 2-volte All Star in un diverbio con un 17enne, durante il quale Morant lo avrebbe prima preso a pugni e poi gli avrebbe mostrato una pistola.
Quindi lo “scandalo” del video Instagram, in cui Ja Morant ha mostrato di nuovo una pistola in una live credibilmente dentro uno strip-club.
La NBA apre subito un’indagine, Morant chiude i suoi profili social e si scusa, ma la situazione resta ingarbugliata e la franchigia parla di due gare di stop.
Vi è infatti anche una vicenda che risale al 29 gennaio, post gara con gli Indiana Pacers. Un gruppo di individui vicini a Morant ha prima avvicinato minacciosamente parte dello staff di Indiana nel parcheggio del FedExForum, quindi da un Suv un laser rosso sarebbe stato puntato su di loro. E su quel suv viaggiava Ja Morant.
Sia chiaro: lo scoop è di The Athletic, nessuno ha potuto confermare senza ombra di dubbio che a puntare il laser fosse Morant, e che quel laser appartenesse ad un’arma da fuoco. Anche se una guardia presente nel parcheggio avrebbe confermato la tesi.
Insomma, la situazione è pesante e Jenkins non fissa date: «Non è una situazione programmata, è un lavoro in corso, un processo difficile».
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