In questi ultimi mesi #basketevoluzione, anche grazie al lavoro di una commissione dedicata, ha voluto porre l’attenzione sulla fragilità del sistema basket e dei tanti “vincoli” che un atleta nel proprio percorso giovanile si trova a dover superare.
Anziché fare calcoli sulle probabilità che qualcosa potesse cambiare in futuro solo come scelta politica o come frutto del mero caso, abbiamo considerato (osservando la “nostra storia” e cercando un filo conduttore che da essa potesse collegare il momento di crisi anche economico che viviamo) le lacune etiche, la gloriosa quanto superata nozione di magnificenza del “cartellino”, gli errori reversibili compiuti e quelli da superare.
Ci è sembrato giusto ipotizzare uno scenario che potesse alleggerire regole e altri fattori di stress piuttosto che appesantire, per evitare effetti collaterali che adesso risulterebbero mortali per società e atleti.
Soprattutto abbiamo cercato di elaborare qualcosa che non risultasse “costoso“ per qualcuno ma anzi apportasse energia e risorse.
Questa “mappa del tesoro” ha, secondo noi, la caratteristica di conciliare soluzioni dall’attualità del mondo reale evitando di addossare ad una sola parte il rischio e l’onere delle scelte.
Il “nostro” svincolo non è una vera e propria rivoluzione ma probabilmente una parola nuova con cui confrontarsi nei prossimi mesi evitando la preoccupazione di doversi buttare giù dalla torre di Babele del Basket senza alcun vantaggio.
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