L’Olimpia Milano porta a compimento il lavoro perfetto. Una Supercoppa controllata fin dai gironi preliminari e portata a casa dopo una partita dura contro la Virtus Bologna. Gli uomini di Messina partono bene, mettendo 12 punti di distacco con l’avversario all’intervallo. La Segafredo rientra con carattere fino al -2, ma l’Armani concretizza al meglio le occasioni avute. Primo trofeo per Ettore Messina sulla panchina di Milano, quarta Supercoppa alzata dai biancorossi nelle ultime cinque edizioni. Niente da fare per Bologna, che subisce la pressione difensiva degli avversari e le iniziative individuali di Punter, Datome e Delaney. La prima sfida tra le due favorite per lo scudetto va all’Olimpia.
CRONACA
Si accendono i riflettori sulla finale di Supercoppa 2020. Sul parquet della Segafredo Arena proveranno ad aggiudicarsi il primo trofeo stagionale le grandi favorite della competizione, Milano e la Virtus Bologna. L’Olimpia scende in campo dopo un percorso netto di 7 vittorie, nelle quali la squadra lombarda ha mostrato fin da subito di essere la squadra da battere, con un tasso tecnico e qualitativo superiore a molte concorrenti. Il cammino della Virtus è stato più complicato, con la qualificazione conquistata all’ultima giornata della fase a gironi e la discontinuità all’interno delle singole partite. La squadra di Djordjevic, però, è cresciuta nelle settimane e stasera proverà conquistare una Supercoppa che a Bologna, sponda bianconera, manca da 15 anni. Messina scommette sugli uomini che venerdì hanno battuto Venezia, escludendo ancora Shields, Roll e LeDay, mentre Djordjevic lascia in tribuna il giovane Deri.
PRIMO QUARTO
Gamble apre le marcature con una schacciata suggerita dall’assist di Teodosic. Dopo un minuto e mezzo Markovic viene sanzionato con un fallo e un successivo fallo tecnico dopo un contatto prolungato con Delaney. Milano trova con continuità buone occasioni offensive nonostante la difesa organizzata della Virtus Bologna. Dopo 3 minuti e mezzo Delaney realizza la tripla del +6 (9-3), massimo vantaggio biancorosso. Micov è costretto a lasciare il campo dopo uno scontro di gioco che lo costringe al forfait. La Virtus fa circolare velocemente la palla in attacco per superare il muro difensivo degli avversari, senza trovare soluzioni efficaci. Punter è incontenibile e il sesto punto della sua partita costringe Djordjevic a chiamare il primo time out sul 15-7 per l’Olimpia. Abass si mette in proprio e riduce il gap con la tripla centrale del -5. Cresce la fisicità e le squadre trovano punti prevalentemente dalla lunetta. A un minuto dalla fine del quarto Rodriguez serve a Tarczewski la palla del 21-14. Adams fa 2/2 dalla lunetta e porta i suoi al primo break sul -5 (21-16), complice l’ulltimo possesso non capitalizzato da Milano.
SECONDO QUARTO
Il periodo comincia con l’appoggio di Weems del -3, ma Delaney risponde subito con una tripla rapida. Il centrocampo delle Vnere perde diversi palloni in impostazione e Datome realizza in contropiede il canestro del 26-18. Delaney e Hines allungano fino al +11 (31-20) e la panchina della Segafredo ferma nuovamente il gioco per non far scappare gli avversari. Gamble prende le redini della squadra con 5 punti consecutivi, che insieme ai liberi di Weems riportano la Virtus sul -7 (33-26). Moraschini sblocca Milano con la bomba del 36-26 dopo alcune azioni senza canestri. La Virtus fatica scardinare la difesa dell’Armani e a due minuti dall’intervallo va sul -13 dopo un gioco da 3 di Datome. Gamble prova a scuotere i suoi con una schiacciata, ma Milano trova canestri non contestati con un’ottima circolazione di palla. Weems realizza il -12 e Messina chiama time out per riorganizzare la squadra in vista dell’ultimo minuto del periodo. Il punteggio non cambia e le squadre raggiungono gli spogliatoi sul 45-33. Grande primo tempo per Milano, che ha saputo arginare la qualità del centrocampo bianconero con una pressione asfissiante su ogni pallone. Per rimanere in partita la Segafredo nel secondo tempo dovrà trovare soluzioni più efficaci in entrambe le fasi.
TERZO QUARTO
La Virtus cerca gli uomini sotto canestro e trova punti con Alibegovic. Markovic realizza da fermo e senza ritmo la tripla del -9. L’attacco di Milano si blocca improvvisamente grazie alla dedizione in marcatura degli avversari. Alibegovic capitalizza il gioco da 3 del -6 e le Vnere rientrano a soli due possessi di distanza. L’Armani non riesce ad entrare nel pitturato e nemmeno le conclusioni dall’arco portano grandi risultati. Datome da ossigeno ai suoi con un 2/2 dalla lunetta, ma Abass risponde subito. Milano non segna e Hunter firma un personale parziale di 4-0 per il -2 (53-51) a 30 secondi dall’ultimo quarto. L’Olimpia sbaglia ancora e il periodo si chiude sul 53-51. Particolare la scelta di Ettore Messina di non chiamare time out per fermare la rimonta virtussina e riorganizzare l’attacco dei suoi, che in 10 minuti hanno segnato solo 8 punti.
QUARTO QUARTO
L’ultimo periodo si apre con due palle perse di Ricci e Punter realizza 5 punti consecutivi rimettendo la Virtus a 7 punti di distanza (58-51). Djordjevic chiama time out ma i suoi non trovano più la via del canestro. Per due minuti le difese prevalgono, fino al complicato canestro in caduta di Abass e all’appoggio di Alibegovic del nuovo -3 Bologna. Milano è cinica dalla lunetta e a 6 minuti dalla fine torna sul +6. Teodosic realizza da 3 dopo una partita complicata, ma Tarczewski è efficace in post basso e riporta l’Olimpia sul +5. Djordjevic ferma nuovamente il gioco, ma al rientro Punter subisce il quarto fallo di Teodosic sul tiro da 3. Il serbo si arrabbia per la scelta della terna, rischiando il tecnico. Punter fa 1/3 e Alibegovic non sbaglia nel capovolgimento di fronte. Datome trova 5 punti consecutivi per il +9 a 3 minuti dalla fine, in un momento fondamentale del match. Hunter risponde con un gioco da 3 e da il via ad un parziale di 5-0 bianconero. Delaney fa 0/2 ma Teodosic sbaglia da 3. Rodriguez non perdona dall’arco e porta Milano su un rassicurante 72-65 ad un minuto dalla fine. Teodosic viene sanzionato con il tecnico, concludendo la sua partita. Rodriguez allunga ulteriormente dalla lunetta e la Virtus abbandona il sogno di vincere la Supercoppa. Milano alza il trofeo battendo Bologna 75-68.
TABELLINI
AX Exchange Milano
Punter 14, Moretti 0, Micov 2, Moraschini 5, Rodriguez 9, Tarczewski 6, Biligha 0, Cinciarini 2, Delaney 11, Brooks 0, Hines 9, Datome 17
Virtus Segafredo Bologna
Tessitori NE, Abass 12, Pajola 2, Alibegovic 13, Markovic 3, Ricci 4, Adams 2, Hunter 9, Weems 5, Nikolic NE, Teodosic 6, Gamble 12
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