La Coppa Italia “allungata” su cinque giorni complessivi comincia a Pesaro mercoledì 16 febbraio e tocca proprio all’Olimpia “battezzarla” come testa di serie numero 1 del tabellone. Affronta un’avversaria ricorrente dell’ultimo decennio, affrontata ben 50 volte in totale e frequente avversaria anche in Coppa Italia. Due volte, ad esempio, Milano e Sassari si sono date battaglia in finale, nel 2015 a Desio e nel 2017 a Rimini con una vittoria per parte. La gara acquisisce significati extra perché la Dinamo è allenata da Piero Bucchi, un ex Olimpia, mentre sulla panchina di Milano siede come assistente allenatore Gianmarco Pozzecco, lo scorso anno capo allenatore proprio a Sassari. L’Olimpia arriva a questa gara sull’onda di un 2022 da 12 vittorie su 14 gare tra le due competizioni che ha portato il bilancio stagionale, alla vigilia di questa competizione, a 35-10. La Coppa Italia è però una competizione particolare. Le rotazioni di EuroLeague sono differenti, quelle di campionato normalmente tengono conto della necessità di preservare qualche veterano. Ma non è così in Coppa Italia, perché la formula impone di essere sempre al massimo. Lo scorso anno, l’Olimpia vinse le sue tre partite con scarti-record nel complesso, ma è stata un’edizione in questo senso anomala. Normalmente, l’equilibrio domina, i valori si assottigliano. Resta anche il fatto che sono assenti Shavon Shields e Dinos Mitoglou, da eliminare nella rotazione degli stranieri, due elementi con i quali in campionato l’Olimpia ha sempre vinto. Sassari è stata battuta largamente nell’unico precedente stagionale, ma rispetto ad allora ha cambiato pelle con l’arrivo di Piero Bucchi in panchina, il ritorno di Filip Kruslin e soprattutto l’aggiunta di Gerald Robinson, fino a qui il miglior giocatore – secondo le cifre – della squadra sarda, grande protagonista delle Final Eight dell’anno passato quando trascinò Pesaro alla finale.
In basso le immagini dell’ultimo allenamento prima della partenza per Pesaro.
NOTE – Si gioca mercoledì 16 febbraio alla Vitrifrigo Arena di Pesaro, palla a due alle ore 18:00, diretta su Rai Sport, Eurosport 2, Discovery +.
GLI ARBITRI – Manuel Mazzoni, Guido Giovannetti, Mark Bartoli.
LA DINAMO – Sassari ha cambiato allenatore a stagione in corso, sostituendo Demis Cavina con Piero Bucchi. Altre modifiche sono state apportate al roster rispetto alla gara di Milano vinta dall’Olimpia, tutte nel settore delle guardie dove è arrivato Gerald Robinson, lo scorso anno a Pesaro, ed è tornato il croato Filip Kruslin. Sono andati via invece Anthony Clemmons e Tyus Battle. Robinson ha avuto subito un impatto micidiale con sette presenze in quintetto, 17.8 punti e 8.6 assist di media, oltre al 69.4% da due e il 55.0% da tre, numeri irreali se confermati sul lungo periodo. David Logan parte normalmente dalla panchina ed è l’altra punta della squadra. Segna 15.1 punti per gara con il 38.9% da tre su oltre sette tentativi di media. Kruslin sta partendo in quintetto e producendo 8.2 punti a partita. Il settore delle guardie è completato da Stefano Gentile (7.1 punti, 3.5 assist di media, 45.0% da tre) e Massimo Chessa. L’ala piccola è Jason Burnell, che gioca dentro e fuori, con 9.2 punti e 4.6 rimbalzi di media, il 59.1% da due; in alternativa oltre a Devecchi c’è Kaspars Treier (3.8 punti di media, 52.2% da tre). L’ala forte è il bomber lituano Eimantas Bendzius, 13.9 punti con il 45.9% da tre ma anche 5.1 rimbalzi a partita. Il centro Christian Mekowolu (9.3 punti, 6.3 rimbalzi di media) è supportato dal veterano Luca Gandini e da Ousmane Diop (4.9 punti, 3.5 rimbalzi).
COACH GIANMARCO POZZECCO – “Sassari è una squadra che nelle ultime uscite ha giocato bene, che con Gerald Robinson ha trovato il playmaker giusto, quello che crea vantaggi per sé stesso e per i compagni. Con lui hanno trovato una quadratura come squadra dalle caratteristiche molto precise. Dovremo fare grande attenzione, oltre che a Robinson, ai loro grandi tiratori come Bendzius, Kruslin, Gentile che rappresentano con Burnell la vecchia guardia della squadra. Noi ci siamo preparati con dedizione, siamo consapevoli dello status di testa di serie numero 1, ma anche delle difficoltà nascoste in una qualsiasi gara di Coppa Italia, soprattutto la prima”.
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